
Nel cuore delle Langhe, si è svolta la prima giornata del Festival della TV, un evento che ha visto protagonista Carlo Conti, il noto conduttore e direttore artistico. Durante un'intervista con Alessandra Comazzi, Conti ha espresso chiaramente il suo pensiero riguardo al legame indissolubile tra il Festival di Sanremo e la Rai. "È inscindibile il festival da Sanremo, la Rai ha bisogno del festival e Sanremo della Rai", ha affermato, sottolineando l'importanza di una tradizione televisiva che continua a unire generazioni di spettatori e artisti.
La filosofia di Carlo Conti sul Festival
Conti ha descritto il Festival come una grande festa, affermando: "Non mi sono mai posto il problema di fare meglio di chi mi ha preceduto". Per lui, l'obiettivo principale è realizzare un bel festival, mentre la questione dello share è secondaria. "Qualche punto in più o in meno non cambia la mia vita", ha dichiarato, evidenziando un approccio rilassato nei confronti di un evento che rappresenta un test cruciale per molti artisti.
La responsabilità nella selezione delle canzoni
Durante l'intervista, Conti ha condiviso un aspetto interessante della sua vita personale: "Ho la fortuna che la sera, appena metto la testa sul cuscino, mi addormento e non mi sveglio fino al mattino". Tuttavia, talvolta si sveglia nel cuore della notte pensando a qualche ritornello di canzone escluso. Questo dimostra la forte responsabilità che sente nella scelta delle canzoni, un compito fondamentale per il successo del Festival.
Conti ha rivelato che il lavoro per la prossima edizione di Sanremo è già in corso, ricevendo circa 500 brani da artisti affermati e 600 dalle Nuove Proposte. Per i giovani talenti, si avvale del supporto di una commissione, mentre le scelte riguardanti i Big le prende in prima persona. Questo rapporto diretto con gli artisti gli consente di mantenere un controllo creativo, delegando alcune responsabilità a un team fidato.
L'impatto dei social media e il ricambio generazionale
Conti ha anche riflettuto sull'evoluzione dei media e sull'impatto dei social network sul Festival. "Qualunque cosa viene amplificata e trasformata", ha spiegato, evidenziando come i commenti del pubblico siano immediati e intensi, paragonabili all'emozione di una partita della Nazionale di calcio.
Inoltre, ha parlato del ricambio generazionale in atto alla Rai, notando come ora siano le nuove leve, come Alessandro Cattelan e Stefano De Martino, a emergere nel panorama televisivo. Conti ha espresso un giudizio positivo su De Martino, definendolo "giovane, forte, simpatico e brillante".
Le emozioni sono state palpabili quando Carlo Conti ha menzionato l'amico scomparso Fabrizio Frizzi, la cui perdita ha contribuito a spingerlo a prendere decisioni importanti nella sua vita personale.
Infine, parlando di sogni e progetti futuri, Conti ha scherzato sull'idea di condurre una rubrica sulla pesca all'interno di "Linea Blu", rivelando la sua passione per questo hobby. Ha concluso condividendo la sua visione riguardo alla fine della sua carriera: "A un certo punto dirò basta, quando andrò al supermercato e nessuno mi chiederà una foto". Questa riflessione, carica di umorismo e autoironia, mette in luce un'altra faccia di Carlo Conti, un uomo consapevole del suo percorso e dei cambiamenti inevitabili che la vita riserva.