La scomparsa di Donatella Ziliotto, storica fondatrice della collana Gl'Istrici, segna un momento di grande tristezza per il panorama della letteratura per ragazzi in Italia. La notizia ha suscitato una profonda commozione tra lettori, autori ed editori, poiché Ziliotto è stata una figura chiave nel rinnovamento e nella valorizzazione della narrativa per giovani. Nata a Trieste nel 1932, la sua vita è stata un viaggio ricco di esperienze culturali e letterarie, che l’hanno portata a diventare un punto di riferimento nel settore editoriale.

Un'infanzia ispirata dalla letteratura

Cresciuta in un ambiente familiare stimolante, Donatella Ziliotto ha sviluppato fin da giovane una passione per la letteratura fantastica e l'ironia. La sua formazione è stata influenzata dal padre, che le ha trasmesso l'amore per le storie e la curiosità verso il mondo. La lettura di "Bibi" di Karin Michaëlis ha acceso in lei il desiderio di esplorare il nord Europa, un tema che ha caratterizzato anche i suoi viaggi e le sue scelte editoriali.

Una carriera editoriale di successo

Ziliotto ha iniziato la sua carriera nel 1958 con la casa editrice Vallecchi, dove ha diretto la collana per ragazzi Il Martin Pescatore. Durante questo periodo, ha avuto un ruolo cruciale nell'introdurre in Italia autori stranieri, contribuendo a un rinnovamento della letteratura per ragazzi. Negli anni '70, la sua versatilità la porta a collaborare con Il Saggiatore e a lavorare per la RAI, dove ha creato programmi innovativi per i più giovani.

Nel 1986, entra a far parte della Salani e, un anno dopo, fonda la collana Gl'Istrici insieme a Luigi Spagnol. Questa collana diventa rapidamente un punto di riferimento, portando in Italia opere di autori di fama mondiale come Astrid Lindgren, Roald Dahl e Tove Jansson. Ziliotto ha avuto un occhio attento anche per i talenti italiani, promuovendo autori come Silvana Gandolfi e Bruno Tognolini.

L'eredità di Donatella Ziliotto

Oltre al suo lavoro di editor, Ziliotto è stata anche una prolifica scrittrice. Tra le sue opere più celebri ci sono titoli come "Mister Master" e "Tea Patata", che riflettono la sua sensibilità e il suo impegno verso i temi importanti per i giovani lettori. La sua filosofia editoriale si riassume in un invito a esplorare nuovi punti di vista e a coltivare l'immaginazione.

Mariagrazia Mazzitelli, direttrice editoriale di Salani, ha descritto Ziliotto come un "faro della Salani", evidenziando la sua capacità di mettere al centro i bambini e la letteratura per ragazzi. La sua scomparsa rappresenta una grande perdita, ma il suo lascito continuerà a vivere attraverso i libri che ha contribuito a creare e nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerla. La figura di Donatella Ziliotto rimarrà per sempre scolpita nella memoria collettiva di chi ama la letteratura per ragazzi, un'eredità che continuerà a ispirare generazioni future.

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