Il Museo Sartorio di Trieste ha recentemente rinnovato la sua esposizione dedicata ai disegni di Giambattista Tiepolo, un'importante iniziativa che offre ai visitatori l'opportunità di scoprire e ammirare opere straordinarie dell'illustre artista veneziano. Questo aggiornamento, avvenuto ad agosto, è parte di un programma di rotazione periodica dei disegni, realizzato per garantire la conservazione di questi delicati beni cartacei. Il Comune di Trieste sottolinea come questa pratica non solo contribuisca alla protezione delle opere, ma permetta anche di presentare sempre nuove selezioni al pubblico, mantenendo alta l'attenzione su un patrimonio culturale così significativo.

La selezione dei disegni

L'allestimento della mostra è stato curato dalla conservatrice Anna Krekic, che ha selezionato con cura 43 disegni tra i 254 della Collezione Sartorio. Tra queste opere, 27 sono esposte in vetrine, mentre 16 si trovano all'interno di cassettiere espositive, offrendo così un'esperienza visiva variata e coinvolgente. I visitatori possono così esplorare un'ampia gamma di tipologie di disegni, che spaziano da:

  1. Studi di dettagli decorativi
  2. Suggestivi paesaggi
  3. Disegni preparatori di composizioni pittoriche
  4. Studi per soffitti, caratterizzati da figure in scorcio viste dal basso

L'esposizione include anche una serie di teste di fantasia e caricature, oltre a figure di orientali e maghi che richiamano le enigmatiche acqueforti delle serie "Capricci" e "Scherzi di fantasia". Queste opere non solo riflettono la versatilità artistica di Tiepolo, ma offrono anche un affascinante spaccato della cultura e della società del suo tempo.

La collezione di disegni di Tiepolo

La collezione di disegni di Giambattista Tiepolo custodita nei Civici musei di storia ed arte di Trieste è considerata tra le più importanti al mondo. Questa collezione comprende un totale di 254 fogli, di cui 25 sono disegnati su entrambi i lati, portando il numero complessivo dei disegni a 279. La maggior parte di questi lavori è attribuibile a Tiepolo, ma alcuni di essi sono stati attribuiti anche ai suoi due figli, Giandomenico e Lorenzo.

I disegni sono realizzati su carta bianca utilizzando diverse tecniche, tra cui grafite, penna, acquerello, gessetto nero e rosso. La varietà dei materiali e delle tecniche riflette la ricchezza della produzione artistica di Tiepolo, che spazia per un arco temporale di quasi quarant'anni, dalla sua giovinezza matura negli anni '20 del Settecento fino al 1762, anno in cui Tiepolo partì per la Spagna.

Un'esperienza imperdibile

La mostra rappresenta quindi un'occasione imperdibile per gli appassionati d'arte e per chi desidera approfondire la conoscenza di uno dei più grandi maestri del barocco. L'ampio arco temporale che i disegni coprono consente di osservare l'evoluzione della tecnica grafica di Tiepolo in parallelo con quella della sua pittura. I visitatori possono notare un percorso artistico che inizia con uno stile "tenebroso" e si evolve verso un tripudio di luce e colore, caratteristico della sua maturità.

L'esposizione si inserisce nel contesto di un crescente interesse per il patrimonio artistico e culturale di Trieste. La figura di Tiepolo, con la sua straordinaria capacità di unire il sacro e il profano, il fantastico e il reale, rappresenta non solo un vanto per Trieste, ma anche un simbolo della grande tradizione artistica veneta.

L'impegno del Museo Sartorio nella conservazione e promozione delle opere di Tiepolo è un esempio di come le istituzioni culturali possano giocare un ruolo fondamentale nella valorizzazione del patrimonio artistico. La rotazione dei disegni non solo arricchisce l'esperienza dei visitatori, ma offre anche un'importante opportunità per studiosi e appassionati di arte di esaminare da vicino i dettagli e le tecniche utilizzate dall'artista.

Visitate quindi il Museo Sartorio per scoprire questa straordinaria collezione e lasciatevi trasportare nel meraviglioso mondo di Giambattista Tiepolo, un viaggio che promette di essere tanto educativo quanto emozionante, ricco di bellezza e di storia.

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