La Regione Marche si prepara a brillare nel panorama internazionale con la sua partecipazione a Expo 2025 Osaka, un evento che promette di essere una vetrina straordinaria per le sue eccellenze culturali, imprenditoriali e artigianali. Con la settimana dedicata, le Marche si propongono di dimostrare come l’innovazione possa coniugarsi con la tradizione, creando un ponte solido tra il passato e il futuro.

Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche, ha sottolineato l'importanza di questa manifestazione, evidenziando come essa rappresenti "la possibilità di entrare nel circuito commerciale di quest'area e valorizzare, chiaramente in tutto il mondo, quella che è la nostra essenza". Questa essenza, come Acquaroli ha puntualizzato, è intrinsecamente legata a un tessuto imprenditoriale che vanta una "fortissima vocazione manifatturiera", aspetto che ha suscitato l'interesse del Giappone. L’Expo offre un’opportunità unica per promuovere e sviluppare l’internazionalizzazione delle Marche, un passo fondamentale per conquistare nuovi spazi nel mercato globale.

La ricchezza culturale delle Marche

Andrea Maria Antonini, assessore allo Sviluppo Economico delle Marche, ha condiviso questa visione, affermando che "non solo il Giappone, ma anche tante altre nazioni possono apprezzare quella che noi definiamo la regione che sintetizza in piccolo l'Italia stessa". Le Marche, con la loro ricca varietà culturale e gastronomica, rappresentano un microcosmo delle tradizioni italiane, rendendole un punto di riferimento per molti visitatori internazionali.

La settimana delle Marche a Expo 2025 promette di essere un evento ricco di attività. Durante la presentazione del programma, è stato proiettato un video che ha visto come narratore una delle icone del territorio, il campione olimpico Gianmarco Tamberi. La presenza di Tamberi non è solo simbolica; rappresenta una connessione emotiva tra sport e cultura, due elementi che caratterizzano profondamente la vita marchigiana.

Tra gli eventi in programma, si segnalano:

  1. Concerti, come quello di Giovanni Allevi.
  2. L’arrivo delle Winx, un fenomeno di successo con radici marchigiane.
  3. La mostra 'Ars: genio e capacità made in Marche', che metterà in luce le imprese locali e i prodotti marchigiani, noti per la loro qualità artigianale.
  4. Esibizioni quotidiane degli sbandieratori della Quintana di Ascoli Piceno, che porteranno un tocco di tradizione e folklore.

Investimenti e opportunità economiche

Il focus non sarà solo sulla cultura. Le Marche si presentano anche come un polo di investimenti, sottolineando il loro ruolo di "motore del Made in Italy". Antonini ha evidenziato che "il manifatturiero e il saper fare diventano condizioni fondamentali per far crescere la nostra economia fatta di tante piccole e medie imprese che puntano sull'export". Questo approccio riflette una strategia ben delineata che punta a valorizzare non solo il patrimonio culturale, ma anche le potenzialità economiche della regione.

Le Marche possiedono una diversità agricola notevole, essendo "la seconda in Italia per produzione di grano" e vantando una ricca gamma di prodotti agroalimentari di alta qualità. La regione è anche tra le prime in Italia per quanto riguarda la pesca, un altro settore che contribuisce significativamente all'economia locale. L’assessore Antonini ha sottolineato come "l'agroalimentare insieme al manifatturiero sia la vocazione principale del nostro ecosistema imprenditoriale", ponendo l'accento su un modello di sviluppo sostenibile che integra tradizione e innovazione.

L'ambasciatore Mario Vattani, commissario generale per l'Italia a Expo 2025 Osaka, ha rimarcato l'importanza delle regioni nel contesto del Padiglione Italia. Ha affermato che "le regioni sono il motore di questo padiglione, sia da un punto di vista dell'animazione, che da quella che chiamiamo visitor experience". Vattani ha elogiato la preparazione delle Marche, che si sono attivate in anticipo con missioni e strategie mirate per sfruttare al meglio questa opportunità.

La presenza delle Marche a Expo 2025 non è solo una questione di visibilità, ma rappresenta anche un'opportunità per costruire relazioni internazionali, attrarre investimenti e promuovere il proprio patrimonio culturale. Il Padiglione Italia diventa così non solo un luogo di esposizione, ma un vero e proprio crocevia di idee, esperienze e opportunità per il futuro delle Marche e per tutta l'Italia. Con un programma ricco e variegato, le Marche si preparano a lasciare un'impronta indelebile in questa grande manifestazione mondiale.

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