Negli ultimi anni, l'innovazione tecnologica ha rivoluzionato il panorama dell'informazione e della comunicazione, cambiando radicalmente le modalità con cui i contenuti vengono creati, distribuiti e consumati. Tuttavia, queste innovazioni portano con sé sfide significative, in particolare per gli editori tradizionali, che devono confrontarsi con i giganti della tecnologia. Uno degli esempi più emblematici è il recente reclamo formale presentato dagli editori di giornali associati alla Federazione Italiana Editori Giornali (Fieg) all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom).

il reclamo contro google e 'ai overviews'

Il fulcro del reclamo riguarda il servizio 'AI Overviews' di Google, che ha suscitato preoccupazioni significative tra gli editori per le sue implicazioni sul mercato dell'informazione. Questo servizio, che utilizza l'intelligenza artificiale per fornire risposte dirette alle domande degli utenti, è percepito come un potenziale "traffic killer". Questo termine, utilizzato nella nota tecnica della Fieg, indica come Google stia favorendo l'accesso diretto alle informazioni generate dall'AI, a discapito dei siti web originali, i quali, in molti casi, sono le fonti primarie delle notizie.

La Fieg sottolinea che l'integrazione delle risposte dell'AI direttamente nei risultati di ricerca, senza necessità di cliccare sui link delle fonti originali, non solo minaccia la visibilità e la reperibilità dei contenuti editoriali, ma può anche ridurre gli introiti pubblicitari per le aziende che producono notizie. La situazione è ulteriormente complicata dalla recente introduzione della funzione 'AI Mode', che amplifica ulteriormente l'impatto di questo servizio.

l'azione legale e il contesto europeo

L'azione legale non è isolata; infatti, è parte di uno sforzo più ampio che coinvolge anche la European Newspaper Publishers Association (Enpa). Questa organizzazione ha avviato una petizione simile presso i Coordinatori dei Servizi Digitali in altri Paesi dell'Unione Europea, mirando a sollecitare la Commissione Europea per l'apertura di un procedimento ai sensi del Digital Services Act (DSA). Il DSA, entrato in vigore per garantire un ambiente online più sicuro e responsabile, impone obblighi specifici alle piattaforme digitali, specialmente in relazione alla protezione dei contenuti e dei diritti dei creatori.

la sostenibilità economica dei media

Uno degli aspetti critici evidenziati dalla Fieg è il rischio per la sostenibilità economica dei media. La riduzione della visibilità delle notizie e l'erosione delle entrate pubblicitarie potrebbero avere conseguenze devastanti per un settore già in difficoltà. Negli ultimi anni, molti editori hanno visto un calo delle vendite di giornali cartacei e una crescente difficoltà nel monetizzare i contenuti online. Questo scenario ha portato a un inasprimento della competizione, con un numero crescente di testate che si trovano costrette a chiudere o a ridurre il personale.

Inoltre, la questione della trasparenza è un altro elemento cruciale nel dibattito attuale. La mancanza di chiarezza su come i contenuti siano selezionati e presentati dalle piattaforme di intelligenza artificiale solleva interrogativi sulla responsabilità e sull'affidabilità delle informazioni diffuse online. Questo è particolarmente rilevante nel contesto attuale, dove la disinformazione è una minaccia crescente al dibattito democratico. In un'epoca in cui le notizie false possono diffondersi rapidamente e influenzare l'opinione pubblica, è fondamentale garantire che le fonti di informazione siano sostenute e protette.

Il reclamo presentato alla Agcom rappresenta un passo significativo per gli editori italiani, che cercano di proteggere i propri interessi e quelli del settore informativo nel suo complesso. La risposta delle istituzioni e delle autorità competenti sarà fondamentale per determinare come si evolverà questa situazione e quali misure verranno adottate per affrontare le sfide poste dall'intelligenza artificiale e dalle nuove tecnologie.

La tensione tra editori e piattaforme come Google evidenzia la necessità di un dialogo costruttivo e di un'azione coordinata a livello europeo, per garantire che l'ecosistema dell'informazione possa prosperare, tutelando al contempo la libertà di espressione e il diritto all'informazione. È essenziale che le voci degli editori siano ascoltate e che le loro preoccupazioni vengano prese in considerazione nel processo di creazione di normative e politiche che influenzano il futuro del settore.

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