Il Museo d'Orsay di Parigi presenta una mostra imperdibile dedicata a Paul Troubetzkoy, un rinomato scultore e ritrattista di origini verbanesi. Inaugurata il 10 ottobre 2023, l'esposizione ospita ben 43 opere provenienti dal Museo del Paesaggio di Verbania, un prestito che rappresenta un importante riconoscimento per la cultura piemontese e per l’artista, che ha saputo conquistare l’attenzione dell’élite internazionale del suo tempo.
il legame tra artisti
La mostra, intitolata "Le prince sculpteur. Paul Troubetzkoy", ha come immagine-guida il busto di Giovanni Segantini, realizzato da Troubetzkoy durante un soggiorno a Milano, dove era ospite dell’amico Alberto Grubicy. Questo busto non solo è un capolavoro artistico, ma simboleggia anche il legame tra due grandi artisti che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell'arte.
la carriera di paul troubetzkoy
La carriera di Paul Troubetzkoy è caratterizzata da una straordinaria versatilità. Nato a Verbania da un padre russo e una madre americana, crebbe in un contesto multiculturale che influenzò profondamente il suo lavoro. Dopo essersi trasferito a Parigi, Troubetzkoy divenne un ritrattista molto richiesto, entrando a far parte di un'élite cosmopolita che includeva celebrità del cinema e della letteratura. Tra i suoi celebri committenti spiccano:
- Lev Tolstoj - con cui condivise momenti di intensa riflessione sulla vita e sull’arte.
- Georges Bernard Shaw - con il quale condivideva anche uno stile di vita vegetariano.
opere dedicate alla causa animalista
Il percorso espositivo non si limita ai ritratti, ma mette in risalto anche le sculture di animali, opere che riflettono la sensibilità dell’artista verso la causa animalista, un tema che Troubetzkoy ha esplorato ben prima che il movimento animalista diventasse diffuso. Questa attenzione per gli animali si traduce in opere di straordinaria bellezza e delicatezza, rivelando un profondo rispetto per la natura e le sue creature.
Il prestito delle opere verbanesi al Museo d'Orsay non è un evento isolato. La mostra sarà allestita a Parigi fino all'11 gennaio 2026, per poi spostarsi alla GAM - Galleria d'arte moderna di Milano dal 27 febbraio al 28 giugno 2026. Questo itinerario offre l'opportunità di approfondire la conoscenza di un artista che, nonostante il suo successo internazionale, ha mantenuto forti legami con la sua terra d’origine.
Il presidente del Museo del Paesaggio, Carlo Ghisolfi, e la direttrice artistica, Federica Rabai, hanno partecipato al vernissage parigino, esprimendo il loro orgoglio per il contributo del museo alla riscoperta di Troubetzkoy. "Attraversando le sale della straordinaria mostra dedicata a Paolo Troubetzkoy, ho provato anche un senso di orgoglio", ha dichiarato Ghisolfi. La Rabai ha aggiunto: "Siamo orgogliosi di aver partecipato a questo importante progetto di riscoperta di un artista affascinante e di avere portato un po' di Verbania a Parigi".
un patrimonio artistico da valorizzare
Il Museo del Paesaggio di Verbania custodisce parte della collezione dello studio di Troubetzkoy, ricevuta in eredità dopo la morte dell’artista nel 1938. Questa collezione non solo rappresenta un importante patrimonio artistico, ma anche un legame diretto con la storia e la cultura locali. La mostra al d'Orsay è quindi un'importante occasione per valorizzare e far conoscere al pubblico internazionale l'eredità culturale di Verbania e la figura di un artista che ha saputo raccontare il suo tempo attraverso le sue opere.
La mostra "Le prince sculpteur. Paul Troubetzkoy" non è solo una celebrazione dell'arte, ma anche un invito a riflettere sulle connessioni culturali che attraversano i confini. L'esposizione offre un'opportunità unica per esplorare la vita e l'opera di un artista che ha saputo unire diverse culture e stili, creando un linguaggio artistico che continua a parlare al pubblico contemporaneo.
In un'epoca in cui le relazioni internazionali sono sempre più complesse, eventi come questo rappresentano un ponte tra le culture, un invito a scoprire e apprezzare la diversità. La mostra di Troubetzkoy al Museo d'Orsay, con il suo carico di storia e significato, è un chiaro esempio di come l'arte possa fungere da veicolo di dialogo e comprensione tra popoli e culture diverse.