
Trieste, una delle città più affascinanti del nord-est Italia, è un luogo dove la colombofilia, una passione che affonda le radici nell'antichità, continua a prosperare. L’Associazione Colombofili di Trieste, pur essendo poco conosciuta al grande pubblico, rappresenta un importante punto di riferimento per gli appassionati di colombi viaggiatori. Questi uccelli, noti per la loro straordinaria capacità di orientamento, hanno avuto un ruolo significativo nella comunicazione umana nel corso dei secoli.
Recentemente, l'interesse per questa pratica è aumentato grazie alla mostra "Ali in missione: storie e segreti di colombi viaggiatori", organizzata dalle Poste Italiane negli uffici della sede centrale di Trieste. Questo evento ha offerto un'opportunità unica per esplorare la storia e l'importanza dei colombi nel corso delle epoche. La mostra, collocata nell’atrio centrale, è stata realizzata in collaborazione con il Museo Colombofilo di Reggio Emilia e la Federazione Colombofila Italiana, ed è stata inaugurata con un emozionante volo di colombi liberati in piazza Vittorio Veneto, un momento che ha simbolicamente riunito passato e presente.
La storia dei colombi come messaggeri
La storia dei colombi come messaggeri risale a millenni fa. Già nell'Antico Egitto, i piccioni venivano utilizzati per trasmettere messaggi, un'abilità che si è evoluta nel tempo. Durante la Prima Guerra Mondiale, questi uccelli hanno ricoperto un ruolo cruciale, trasportando messaggi vitali attraverso le linee nemiche in condizioni estremamente difficili. La loro capacità di tornare a casa, anche da lunghe distanze, li ha resi insostituibili in un’epoca in cui le comunicazioni erano limitate.
La passione di Fernando Miele e la comunità colombofila
Fernando Miele, presidente onorario dell’Associazione Colombofili Trieste, è uno dei volti più noti di questa comunità. Con i suoi 70 colombi viaggiatori, Miele rappresenta una delle tante storie di passione e dedizione che caratterizzano il mondo della colombofilia. Molti altri appassionati nella regione possiedono un numero ancora maggiore di colombi, contribuendo a creare una comunità vivace e attiva. Attualmente, a Trieste, circa venti soci si dedicano a questa pratica, partecipando a gare e attività di formazione.
Miele ha recentemente ottenuto un importante riconoscimento in Thailandia, attestando la sua competenza e dedizione a questo sport. "Le gare che organizziamo sono un momento di aggregazione per gli appassionati," spiega Miele. "Collaboriamo con amici sloveni e del Triveneto, portando i colombi a distanze che possono arrivare fino a 800 chilometri. Una volta liberati, i colombi tornano autonomamente a casa e il vincitore è colui che arriva per primo".
La preparazione e la tecnologia nella colombofilia
La preparazione dei colombi per le gare è un processo affascinante. Miele sottolinea che, sebbene ci siano allenamenti, i colombi possiedono già un sistema naturale che consente loro di orientarsi e ritornare. Ecco alcuni aspetti chiave della preparazione:
- Selezione degli esemplari: Scegliamo i colombi più adatti per le competizioni.
- Allenamento: I colombi vengono allenati per migliorare le loro capacità.
- Tecnologia: Oggi, i colombi viaggiatori sono dotati di piccoli chip sulla zampa, che permettono ai proprietari di monitorarne gli spostamenti.
Questa innovazione ha rivoluzionato il modo in cui gli appassionati seguono le prestazioni dei loro volatili, rendendo il processo di gara più preciso e trasparente.
L'Associazione Colombofili di Trieste, fondata nel 1995, è un esempio di come la passione per i colombi viaggiatori possa unire le persone e mantenere viva una tradizione antica. Nonostante i periodi di stop nella sua attività, l'associazione continua a prosperare e ad attrarre nuovi membri. A livello nazionale, la comunità colombofila conta oltre duemila appassionati, con alcuni individui che possiedono fino a 300 o 400 colombi.
La colombofilia non è solo uno sport; è una vera e propria forma d'arte e un modo per connettersi con la natura. Gli appassionati di colombi viaggiatori condividono non solo la passione per la competizione, ma anche un profondo rispetto per questi animali intelligenti e le loro straordinarie capacità. Con ogni volo, i colombi non solo tornano a casa, ma portano con sé storie di avventure, competizione e legami umani che si rinnovano nel tempo.