Il 31 agosto 2023, il Lido di Venezia ha ospitato l'anteprima di "Zvanì - Il romanzo famigliare di Giovanni Pascoli", un film tv diretto da Giuseppe Piccioni, che esplora la vita complessa di uno dei più importanti poeti italiani del Novecento. Ambientato nel contesto storico del 1912, il film si apre con il viaggio di un treno che parte da Bologna per accompagnare le esequie di Pascoli, morto in quel periodo. Questo viaggio non è solo un momento di lutto per la famiglia e i suoi cari, ma riflette anche il dolore collettivo di un intero paese che si inchina davanti all'eredità culturale del poeta.

Il treno, carico di studenti, autorità e familiari, tra cui la sorella Maria, affettuosamente chiamata Mariù, diventa il simbolo di un'epoca e di una società che rende omaggio a un grande artista. La regia di Piccioni, già noto per la sua sensibilità e il suo approccio poetico al racconto cinematografico, si caratterizza per la capacità di catturare e trasmettere le emozioni dei personaggi, rendendo "Zvanì" un'opera evocativa e intensa.

Produzione e cast del film

Il film è coprodotto da Rai Fiction e MeMo Films, con un soggetto e una sceneggiatura firmati da Sandro Petraglia, in collaborazione con Lorenzo Bagnatori ed Eleonora Bordi. La direzione artistica è arricchita da un cast di attori talentuosi, tra cui spiccano:

  1. Federico Cesari, nei panni di Giovanni Pascoli
  2. Benedetta Porcaroli, che interpreta Mariù
  3. Liliana Bottone
  4. Luca Maria Vannuccini
  5. Partecipazioni straordinarie di Riccardo Scamarcio e Margherita Buy

Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction, ha espresso il suo entusiasmo per la presentazione del film alle Giornate degli Autori, sottolineando il valore culturale e narrativo della fiction italiana. Ha affermato: "Presentare Zvanì rappresenta non solo un riconoscimento prestigioso, ma anche una conferma della qualità narrativa della fiction Rai, capace di restituire con sensibilità la memoria e l'identità del nostro patrimonio poetico." Questo riconoscimento, dunque, non è solo un tributo a Pascoli, ma anche alla capacità della televisione di raccontare storie significative e profonde.

La trama di "Zvanì"

La trama di "Zvanì" si snoda attraverso i ricordi di Mariù, che funge da narratrice e testimone della vita di Pascoli. Attraverso il suo sguardo, il pubblico viene catapultato in un passato segnato da eventi tragici e momenti di grande difficoltà. Il film affronta in particolare:

  1. L'assassinio del padre di Giovanni, che ha avuto un impatto devastante sulla sua infanzia e sulla sua formazione come poeta.
  2. La povertà e le difficoltà economiche della famiglia, unite a una serie di lutti, che plasmano la personalità di Pascoli, rendendolo un uomo profondamente sensibile e attento alle ingiustizie sociali.

Un altro elemento centrale della narrazione è il complesso rapporto tra Giovanni Pascoli e Giosuè Carducci, un'altra figura di spicco della poesia italiana. Nonostante l'ammirazione di Pascoli per Carducci, il loro rapporto è segnato da tensioni e rivalità, riflettendo le sfide che molti artisti affrontano nel loro percorso professionale.

Riflessioni e distribuzione

Il film non si limita a raccontare la vita pubblica di Pascoli, ma esplora anche le sue relazioni familiari. Mariù e la sorella Ida rappresentano due facce della stessa medaglia: mentre Ida cerca la propria indipendenza e una vita al di fuori dell'ombra del fratello, Giovanni, ormai famoso ma intrappolato nella sua infelicità, si ritira a Castelvecchio con Mariù. Qui, il film si trasforma in una sorta di viaggio interiore, in cui Pascoli incontra apparizioni misteriose che richiamano le atmosfere oniriche delle sue poesie.

Dopo la sua presentazione al Festival di Venezia, "Zvanì" sarà distribuito nei cinema a partire dal 2 ottobre 2023 e successivamente andrà in onda su Rai 1 in prima serata. Questa programmazione offre al pubblico l'opportunità di immergersi in una storia che non solo rende omaggio a Giovanni Pascoli, ma invita anche a riflettere sul suo impatto duraturo sulla poesia e sulla cultura italiana. Con il suo approccio delicato e profondo, il film di Giuseppe Piccioni rappresenta una nuova tappa nella valorizzazione della nostra identità culturale, attraverso il racconto di una vita che, nonostante le avversità, ha saputo lasciare un segno indelebile nella storia della letteratura.

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