
Oggi si celebra un traguardo significativo: il centenario della nascita di Andrea Camilleri, uno dei più grandi autori italiani del Novecento, noto soprattutto per la creazione del commissario Salvo Montalbano. Questo personaggio è diventato un'icona della letteratura gialla e della cultura siciliana, capace di conquistare lettori di ogni età e nazionalità. La morte di Camilleri, avvenuta il 17 luglio 2019, ha lasciato un vuoto incolmabile nel panorama culturale italiano e internazionale, come dimostrato dalle parole di Luca Zingaretti, attore e regista che ha interpretato Montalbano in televisione.
la mancanza dei libri di camilleri
Zingaretti ha condiviso il suo profondo rammarico per la mancanza di tre aspetti fondamentali legati a Camilleri:
- i libri che avrebbe potuto scrivere
- la sua voce civile
- l’amicizia che lo legava all’autore
“Mi mancano i libri che avrebbe scritto, così divertenti e così profondi”, ha dichiarato Zingaretti, esprimendo un desiderio che molti lettori condividono. La penna di Camilleri era capace di mescolare umorismo e profondità, affrontando temi complessi con un linguaggio semplice ma incisivo. Ogni sua opera rappresentava un viaggio affascinante nel mondo di Vigata e oltre.
il commissario montalbano e la società siciliana
La serie di romanzi con protagonista Montalbano non è solo una straordinaria narrazione di gialli, ma anche un affresco della società siciliana, con tutte le sue contraddizioni e bellezze. Ogni libro era un'opportunità per ritrovare quel “vecchio amico” e scoprire come se la passava. “Mi mancano soprattutto quelli dedicati a Salvo Montalbano”, ha aggiunto Zingaretti, evidenziando l'affetto dei lettori per il commissario e per la sua umanità, saggezza e approccio alla vita. La scomparsa di Camilleri ha impedito di scoprire nuove avventure e sfide per Montalbano, un personaggio che ha rappresentato al meglio l’anima siciliana.
la voce civile di camilleri
Oltre ai libri, Zingaretti sottolinea un’altra mancanza: “Mi manca la sua voce civile”. Camilleri era un intellettuale che non esitava a esprimere le proprie opinioni su temi sociali e politici, diventando una figura di riferimento in momenti di crisi. La sua capacità di analizzare e commentare la realtà con saggezza e lucidità lo ha reso un faro per molti, un punto di riferimento in un mondo spesso confuso. La sua attitudine a mettere in discussione le ingiustizie sociali e a lottare per i diritti civili lo ha reso un autore non solo amato per le sue opere, ma anche rispettato per il suo impegno etico e morale.
un'amicizia profonda
Infine, Zingaretti si sofferma su un aspetto più personale: “Mi manca l’amico. Quello da vedere o a cui telefonare, magari raramente, ma di cui hai bisogno quando cerchi un consiglio o un conforto”. Camilleri non era solo un grande scrittore, ma anche un uomo buono, capace di ascoltare e di offrire supporto a chi ne aveva bisogno. Il legame che Zingaretti aveva con lui va oltre l’ammirazione professionale; rappresenta una connessione umana profonda, quella di un’amicizia che arricchisce e illumina il cammino di chi la vive. La figura di Camilleri, con la sua saggezza e bontà, rappresenta un modello di umanità e empatia che oggi è più che mai necessaria.
In occasione di questo centenario, Zingaretti renderà omaggio all'autore con una lettura scenica di “Autodifesa di Caino” su Rai 3. Questo evento, promosso dal Fondo Andrea Camilleri e dal Comitato Nazionale Camilleri 100, non solo celebra la vita e l'opera di Camilleri, ma offre anche un'opportunità per riflettere su quanto il suo contributo alla cultura e alla società sia ancora vivo e presente nelle nostre vite. La sua eredità, fatta di parole e idee, continuerà a ispirare generazioni di lettori e artisti, mantenendo viva la memoria di un grande maestro.