
La storica orchestra dei Wiener Philharmoniker ha recentemente svelato il programma della sua nuova stagione autunnale durante il Festival di Salisburgo, attirando l'attenzione di appassionati di musica classica di tutto il mondo. La stagione 2025-26 prevede dieci concerti in abbonamento, tutti diretti da maestri già noti e affermati, creando un legame più profondo tra i musicisti e i direttori. Questo approccio garantisce un'interpretazione di alta qualità delle opere, sottolineando l'importanza della tradizione musicale.
un programma ricco di tradizione e rarità
Il programma si distingue per la sua combinazione di tradizione e rarità, con la presenza di nomi di spicco come Christian Thielemann, Jakub Hrůša, Franz Welser-Möst, Tugan Sokhiev e Zubin Mehta. Quest'ultimo dirigerà l'orchestra il 21 marzo 2026, poco prima di festeggiare il suo 90° compleanno, un traguardo significativo che segna una lunga carriera all'insegna della musica di alta classe.
Un evento di particolare rilievo sarà il concerto del 16 maggio 2026, in cui il maestro Riccardo Muti, con un legame di 55 anni con i Wiener Philharmoniker, interpreterà le ultime tre Sinfonie di Haydn. Muti, considerato uno dei più grandi direttori d'orchestra viventi, ha sempre dimostrato un profondo rispetto per la tradizione musicale viennese, e la sua presenza è attesa con grande entusiasmo.
opere classiche e nuove scoperte
Oltre al ritorno di opere classiche, il nuovo cartellone include anche pagine raramente eseguite, portando alla ribalta composizioni che meritano di essere riscoperta. Tra queste, si annoverano:
- Die Waldtaube di Antonín Dvořák, assente dal repertorio dal 1899.
- Die Seejungfrau di Alexander Zemlinsky, diretta da Lorenzo Viotti il 13 giugno 2026.
La scelta di includere opere meno conosciute dimostra l'impegno della Wiener Philharmoniker nel valorizzare la diversità del repertorio classico.
Un'altra novità di grande interesse è rappresentata dal Concerto per pianoforte n. 3 di Béla Bartók, con il celebre pianista Lang Lang come solista, sotto la direzione di Andris Nelsons. Questo concerto rappresenta una prima assoluta negli abbonamenti, sottolineando la volontà dell'orchestra di presentare opere di rilevanza e innovazione.
valorizzazione del repertorio femminile
In vista del Concerto di Capodanno 2026, l'orchestra ha annunciato che, per la prima volta, verranno eseguite opere di due compositrici, in linea con l'impegno di promuovere il repertorio femminile. "Proseguiremo nella valorizzazione del repertorio femminile", ha commentato il presidente Daniel Froschauer, evidenziando l'importanza di includere la voce delle donne nella musica classica, un campo storicamente dominato da compositori maschi.
Froschauer ha anche espresso il suo desiderio di vedere i Wiener Philharmoniker esibirsi in Vaticano sotto la direzione di Riccardo Muti per Papa Leone, un evento che sarebbe non solo storico ma anche un momento artistico e spirituale di grande significato. Questa aspirazione riflette il desiderio dell’orchestra di instaurare un dialogo tra la musica e la spiritualità, un tema che ha sempre avuto un forte eco nella cultura viennese.
Il debutto della nuova stagione è previsto per il 20 settembre, con Tugan Sokhiev alla guida di un programma che celebrerà le opere di Prokof'ev e Stravinskij. "Non vogliamo cedere la grande sinfonia classica viennese ai soli ensemble specializzati", ha sottolineato Michael Bladerer, direttore generale dell'orchestra. "Il nostro obiettivo è una collaborazione duratura con i maestri, non esperimenti di un solo concerto". Questa affermazione evidenzia l'intento dei Wiener Philharmoniker di mantenere viva la tradizione musicale di Vienna, pur continuando a esplorare nuovi orizzonti.
In un’epoca in cui la musica classica deve confrontarsi con sfide moderne, la Wiener Philharmoniker si conferma un baluardo della cultura musicale, pronta a scrivere nuove pagine della sua storia, mantenendo un legame profondo con le radici del passato e con uno sguardo rivolto al futuro.