La questione del trasporto degli strumenti musicali durante i viaggi è un tema di grande rilevanza, specialmente per i musicisti professionisti. Valentina Scheldhofen Ciardelli, una contrabbassista e compositrice italo-tedesca, ha deciso di affrontare questa problematica lanciando una petizione alla Commissione Europea. La sua iniziativa si basa su esperienze comuni a molti artisti, che si trovano a dover affrontare difficoltà legate al trasporto dei propri strumenti. La petizione mira a ottenere regole chiare e uniformi per il trasporto di strumenti musicali a bordo di aerei e treni, un aspetto fondamentale per garantire la libertà di esercitare il proprio lavoro.

La battaglia per la dignità dei musicisti

Valentina ha messo in evidenza come il trasporto degli strumenti non sia solo una questione logistica, ma una lotta per la dignità e la libertà di esprimere la propria arte. Molti musicisti si trovano a dover affrontare situazioni ingiuste, come costi aggiuntivi o l'impossibilità di portare con sé il proprio strumento. Queste difficoltà possono compromettere concerti, tournée e progetti artistici. Per un musicista, il proprio strumento è molto più di un semplice oggetto; è la propria voce e il mezzo attraverso il quale si guadagna da vivere.

Richieste della petizione

La petizione di Valentina chiede diverse misure per migliorare la situazione dei musicisti. Tra le richieste principali ci sono:

  1. Tasse prestabilite per il trasporto di strumenti ingombranti.
  2. Protezione legale per strumenti storici.
  3. Riconoscimento degli strumenti musicali come attrezzatura professionale.

Questi cambiamenti non solo semplificherebbero la vita ai musicisti, ma contribuirebbero anche a promuovere la mobilità culturale in Europa e nel Regno Unito.

L'importanza della mobilità culturale

In un contesto più ampio, la mobilità culturale è fondamentale per la crescita dell'industria musicale. La musica è un linguaggio universale che unisce le persone, e facilitare il viaggio dei musicisti significa anche promuovere scambi culturali e artistici. È cruciale che le istituzioni e le compagnie di trasporto comprendano l'importanza di trattare gli strumenti musicali con il rispetto che meritano.

Valentina non è sola in questa battaglia; molti musicisti stanno supportando la petizione, condividendo esperienze simili. Questo movimento ha già raccolto migliaia di firme, rendendo la petizione un manifesto per i diritti dei musicisti e una richiesta di considerazione per il loro lavoro.

In un'epoca in cui gli spostamenti sono sempre più frequenti, è essenziale che le normative si evolvano per rispondere alle esigenze dei musicisti. Gli strumenti musicali non devono essere considerati semplici bagagli, ma riconosciuti per il loro valore artistico e professionale. La petizione di Valentina rappresenta un passo importante verso l'ottenimento di regole giuste e chiare. È tempo di garantire che ogni musicista possa viaggiare con il proprio strumento, senza timori, e con la sicurezza di poter esprimere la propria arte ovunque.

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