
Il Palazzo delle Scienze di Roma si arricchisce di una nuova iniziativa culturale che promette di catturare l'attenzione di visitatori di tutte le età. Al primo piano del Museo delle Civiltà, è stata inaugurata una mostra dedicata alle collezioni paleontologiche e lito-mineralogiche dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), intitolata "Animali, Vegetali, Rocce e Minerali: le Collezioni Ispra - Un museo multispecie". Questa esposizione fa parte di un progetto più ampio, avviato nel 2022, che ha visto il restauro e la valorizzazione di oltre 150.000 reperti custoditi dall'Ispra.
L'idea alla base di un museo antropologico multi-specie è quella di documentare le modalità di coesistenza tra diverse forme di vita, siano esse animali, vegetali o minerali. La mostra non si limita a esporre reperti, ma invita a riflettere sul nostro rapporto con l'ecosistema e sull'importanza della biodiversità. Si configura così come un invito a riconsiderare il nostro ruolo all'interno dell'ambiente che ci circonda.
Un percorso espositivo interattivo
Il percorso espositivo è articolato in quattro aree interconnesse. Gli ospiti sono accolti in un vestibolo antistante il Salone delle Scienze, dove possono orientarsi grazie a:
- Una mappa accessibile
- Didascalie esplicative
- Materiali didattici pensati per un pubblico di tutte le età, in particolare per i più giovani
L'obiettivo è rendere l'esperienza museale inclusiva e coinvolgente, permettendo a bambini e ragazzi di avvicinarsi con curiosità a temi scientifici.
Una volta varcata la soglia del Salone, le collezioni paleontologiche e mineralogiche si dispongono rispettivamente a sinistra e a destra, presentate in vetrine originali sapientemente restaurate. Lungo le pareti, si possono ammirare campioni litologici e opere artistiche che raccontano storie antiche e la bellezza della natura, creando un dialogo visivo tra le diverse forme di vita.
L'importanza della memoria e della sostenibilità
Stefano Laporta, presidente dell'Ispra, ha dichiarato all'ANSA: "Dopo più di trent'anni, queste collezioni vengono esposte in maniera permanente. È molto importante che la memoria del passato possa tramandarsi nel presente". Le sue parole sottolineano l'importanza di educare le nuove generazioni e stimolare l'interesse verso professioni fondamentali come la geologia e la mineralogia, settori in cui l'Italia ha un grande bisogno di esperti.
Maria Siclari, direttrice generale dell'Ispra, ha aggiunto: "Queste collezioni sono la nostra bussola per capire come gestire il presente e la chiave per un futuro sostenibile". In un'epoca in cui le questioni ambientali sono sempre più pressanti, la mostra diventa un luogo di confronto sulle sfide contemporanee, come la crisi climatica e la necessità di adottare un'economia circolare.
Riflessioni sul futuro e sulla responsabilità collettiva
Il direttore del Museo delle Civiltà ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa come piattaforma di discussione su cosa significhi convivere oggi con altre specie viventi. La mostra affronta questioni cruciali, come la perdita di biodiversità e l'impatto delle attività umane sull'ambiente, offrendo spunti per una maggiore consapevolezza collettiva.
Le collezioni dell'Ispra non sono solo un insieme di reperti, ma rappresentano un patrimonio culturale e scientifico in grado di guidare la società verso una maggiore sostenibilità. L'esperienza museale è un'opportunità per riflettere sul nostro passato e, soprattutto, sul nostro futuro. Le nuove generazioni possono interagire con la scienza e la natura in un contesto stimolante, contribuendo a formare cittadini più consapevoli e responsabili.
In un momento in cui l'interesse per il patrimonio culturale e scientifico è in crescita, la mostra "Animali, Vegetali, Rocce e Minerali" si inserisce perfettamente nel dibattito contemporaneo su come vivere in armonia con il nostro pianeta. Attraverso un approccio multi-specie, il Museo delle Civiltà e l'Ispra tracciano una strada verso una maggiore comprensione e rispetto dei legami che uniscono tutte le forme di vita. La visita a questa mostra è non solo un'opportunità per ammirare reperti straordinari, ma anche un invito a riflettere su come possiamo contribuire a un futuro migliore per il nostro ecosistema.