Cominciare a esplorare la vita di Alberto Arbasino significa immergersi in un mondo di eleganza, intelligenza e contraddizioni. Il documentario "Stile Alberto", presentato alla Festa del Cinema di Roma, si propone di raccontare l'essenza di un uomo che ha segnato profondamente la cultura italiana del dopoguerra. Michele Masneri, co-regista del film, descrive Arbasino come "esclusivo" e "inaspettatamente timido", un'introduzione perfetta per chi desidera conoscere un personaggio tanto affascinante quanto complesso.

La vita e le opere di Alberto Arbasino

Nato a Voghera nel 1930, Alberto Arbasino è stato un autore poliedrico: scrittore, giornalista e persino deputato. La sua figura viene spesso paragonata a quella di un dandy, un "Marcel Proust italiano", che si muoveva con disinvoltura nei salotti dell'arte e della cultura. Arbasino non si limitava a scrivere, ma viveva la sua vita con un'eleganza inconfondibile, spesso vista attraverso il suo stile di vita agiato, caratterizzato da belle case e auto sportive.

Le sue opere non sono solo un riflesso della sua intelligenza, ma anche un'analisi profonda della società italiana. "Stile Alberto" raccoglie un ricco materiale d'archivio e testimonianze di amici e intellettuali, tra cui Pasolini e Visconti, che hanno condiviso momenti significativi con lui. Il documentario non si limita a celebrare i suoi successi letterari, ma cerca di ricostruire anche le sfide che ha affrontato come uomo e scrittore.

Un osservatore critico della società

Michele Masneri evidenzia come Arbasino fosse un "bastian contrario", un uomo che ha sempre difeso la sua indipendenza. La sua posizione critica nei confronti di figure come Moravia e delle lobby intellettuali lo ha reso un osservatore acuto della società italiana. Arbasino sapeva trattare argomenti di ogni genere, dalla musica classica a interviste con personaggi pop come Gianni Morandi, dimostrando una versatilità rara.

Tuttavia, la sua eleganza e il suo stile di vita lo hanno reso oggetto di invidia e critiche. Arbasino non si è mai celato dietro a un'immagine di povertà intellettuale. Al contrario, ha vissuto con orgoglio la sua vita, senza aderire a ideologie politiche tradizionali, il che lo ha portato a essere emarginato in alcuni ambienti.

L'omosessualità e l'identità di Arbasino

Un aspetto fondamentale della vita di Arbasino è stata la sua omosessualità, vissuta con grande onestà. Non ha mai cercato di nascondere la sua identità, né ha voluto politicizzarla. La sua celebre affermazione di volersi definire "porschista" piuttosto che omosessuale rivela il suo spirito giocoso e il desiderio di non essere etichettato in modo convenzionale.

Il suo libro più famoso, "Fratelli d'Italia", è considerato una sorta di "ricerca" italiana, una riflessione sulla cultura e la società del suo tempo. Nonostante le critiche di provincialità, Arbasino ha sempre mantenuto un'alta autostima, dimostrando una cultura vasta e rapporti con figure internazionali di spicco.

"Stile Alberto" si propone di restituire al pubblico non solo il ritratto di un intellettuale, ma anche quello di un uomo che ha saputo vivere e amare con intensità. Gli ospiti del documentario, tra cui Giovanni Agosti e Silvia Arbasino, porteranno le loro testimonianze, rendendo omaggio a una figura che ha lasciato un segno indelebile nel panorama culturale italiano.

Prodotto da MadEntertainment in collaborazione con Rai Documentari e Luca Guadagnino, il film rappresenta un tributo a un uomo che, pur essendo "esclusivo" e "timido", ha saputo affermarsi con forza nella storia della letteratura e della cultura italiana.

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