
Il Teatro Verdi di Pisa si prepara a un'importante inaugurazione per la sua nuova stagione, che avrà luogo il 31 ottobre con la rappresentazione dell'opera "Macbeth" di Giuseppe Verdi. Questo evento segna l'inizio di un percorso artistico rinnovato, sotto la direzione del compositore Marco Tutino, che ha assunto il ruolo di direttore artistico nel novembre scorso. La regia di questa produzione è affidata a Fabio Ceresa, un nome noto nel panorama lirico italiano, mentre Giuseppe Finzi guiderà l'Orchestra Regionale della Toscana sul podio.
Un cartellone variegato
La nuova stagione si distingue per un cartellone variegato che spazia tra opere tradizionali e titoli del Novecento storico. Oltre al "Macbeth", il programma include cinque opere, tra cui:
- Carmen di Georges Bizet, diretta da Beatrice Venezi in occasione del 150° anniversario della composizione del celebre capolavoro.
- Una prima esecuzione assoluta ispirata a un soggetto dello scrittore pisano Marco Malvaldi.
- La partecipazione di registi di spicco come Davide Livermore, noto per il suo approccio innovativo e visivamente stimolante.
Marco Tutino descrive il Teatro Verdi come un luogo con un grande potenziale di attrazione per i giovani e per la formazione artistica. "La cosa che più mi ha convinto ad accettare questo incarico è stata proprio la possibilità di avere a che fare con giovani artisti in tutti i campi e professioni del teatro", afferma Tutino. La stagione è progettata per coinvolgere un pubblico giovane, specialmente in una città come Pisa, che ospita un'importante università e un gran numero di studenti.
Iniziative per il pubblico giovane
Per rendere l'opera accessibile ai giovani, il teatro ha introdotto convenzioni che offrono sconti del 50% sui biglietti. Inoltre, il presidente Diego Fiorini ha evidenziato l'importanza di accogliere giovani cantanti, sottolineando l'impegno del Verdi a diventare una "scuola" di mestieri dell'arte dello spettacolo. Tra i progetti futuri, Fiorini ha in mente di portare l'opera anche nelle circa 20 residenze per anziani di Pisa e provincia, con l'intento di diffondere la cultura musicale in ogni angolo della comunità.
Un evento di prestigio
L'apertura della stagione con "Macbeth" di Verdi si preannuncia come un evento di grande prestigio. Nel ruolo del protagonista ci sarà Franco Vassallo, affiancato dalla talentuosa Vittoria Yeo. Questo allestimento promette di portare una nuova visione sull'opera, grazie alla regia di Ceresa, noto per la sua capacità di reinterpretare i classici con freschezza e originalità.
Dal 26 novembre, il teatro offrirà un dittico cameristico che include "Le Bal Masqué" di Francis Poulenc e la prima esecuzione assoluta de "La Torre", un'opera del compositore pisano Marco Bargagna, con libretto di Vincenzo De Vivo ispirato a un soggetto di Malvaldi. Questa programmazione rappresenta un'ulteriore dimostrazione dell'impegno del Verdi a sostenere la creazione di nuove opere e a dare spazio a compositori contemporanei.
Gennaio vedrà la rappresentazione della "Carmen" con l'Orchestra Sinfonica Fiorentina, per la regia e le scene di Filippo Tonon. A febbraio, il pubblico potrà assistere a "The Turn of the Screw" di Benjamin Britten, un'opera rara che sarà diretta da Francesco Ciluffo e vedrà la partecipazione di cantanti di fama internazionale come il soprano messicano Karen Gardeazabal e la collega coreana Yerang Park. La stagione si concluderà a marzo con "L'Elisir d'Amore" di Gaetano Donizetti, in coproduzione con il Teatro Sociale di Como, con la regia di Andrea Chiodi e l'Orchestra Roma Tre diretta da Massimiliano Caldi.
"Per un teatro fuori dai grandi circuiti nazionali, la sfida di una stagione d'opera è rappresentata dalla necessità di collaborare con altri teatri", spiega Tutino, evidenziando le difficoltà economiche che spesso costringono a cercare alleanze con altre realtà. "Bisogna avere la capacità di relazionarsi con direttori artistici che hanno le loro visioni e cercare sempre di trovare compromessi senza cedere mai sulla qualità delle proposte".
Marco Tutino, che ha una carriera consolidata come compositore con opere rappresentate nei principali teatri italiani e all'estero, ha anche ricoperto ruoli di leadership in altri importanti teatri, come il Teatro Regio di Torino e il Comunale di Bologna. "Continuare a tramandare questo mestiere è la cosa più bella", osserva, esprimendo il suo desiderio di restituire ciò che ha appreso nel corso della sua carriera.
Il Teatro Verdi di Pisa, con questa nuova stagione, si propone non solo di intrattenere, ma anche di educare e formare una nuova generazione di artisti e spettatori, rendendo la lirica un'esperienza accessibile e coinvolgente per tutti.