L'Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) si distingue come un pioniere nell'integrazione della tecnologia nella cura dei pazienti oncologici, utilizzando la realtà virtuale per migliorare l'esperienza di ricovero nel reparto di Medicina Nucleare. Questo approccio innovativo, noto come teranostica, combina la diagnosi e la terapia in un'unica strategia, permettendo di personalizzare e ottimizzare le cure per i pazienti affetti da tumori, come il carcinoma della prostata e i tumori neuroendocrini.

Francesco Ceci, direttore della Medicina Nucleare all'Ieo, evidenzia come la teranostica si stia affermando come un nuovo pilastro per il trattamento di alcune forme di cancro. Tuttavia, le procedure terapeutiche, a causa della loro complessità, possono richiedere un ricovero prolungato e talvolta isolato. "La solitudine può aumentare le ansie e le paure, siano esse consapevoli o inconscie, legate alle terapie tumorali", afferma Ceci. Questa consapevolezza ha spinto l'istituto a cercare soluzioni innovative per migliorare la qualità dell'esperienza di ricovero dei pazienti, sfruttando le opportunità offerte dalla sanità digitale.

la realtà virtuale come strumento terapeutico

La realtà virtuale si presenta come uno strumento efficace per affrontare le difficoltà emotive e psicologiche associate alla malattia e alle terapie. I pazienti che accettano di utilizzare i visori VR possono scegliere tra una varietà di contenuti, tra cui:

  1. Informazioni dettagliate riguardo a ciò che sta accadendo nel loro corpo e al funzionamento delle terapie di precisione di ultima generazione.
  2. Esperienze rilassanti, come partecipare virtualmente a mostre d'arte, concerti, esplorare paesaggi naturali o fare visite guidate in luoghi di interesse.

Questo approccio non solo aiuta i pazienti a capire meglio il loro percorso di cura, ma offre anche momenti di evasione e relax, che possono alleviare lo stress e migliorare il benessere psicologico. Gabriella Pravettoni, direttrice della Divisione di Psiconcologia dell'Ieo, sottolinea l'importanza di un'esperienza positiva durante il ricovero, affermando che "un vissuto positivo della degenza in ospedale migliora l'adesione alla cura, che si protrae anche nella successiva fase a domicilio". Questo aspetto è cruciale, poiché una buona adesione alle terapie è essenziale per ottenere i migliori risultati terapeutici possibili.

studio clinico "innerhealing"

Per approfondire l'efficacia dell'uso della realtà virtuale nella promozione della guarigione psicologica, l'Ieo ha annunciato l'avvio di uno studio clinico denominato "Innerhealing". Questo studio si propone di analizzare nel dettaglio quali elementi della realtà virtuale contribuiscano maggiormente a migliorare il benessere psicologico dei pazienti oncologici. L'obiettivo è non solo di raccogliere dati sull'impatto della VR sulla salute mentale, ma anche di sviluppare protocolli di cura sempre più personalizzati e orientati al paziente.

La realtà virtuale, quindi, non è solo una tecnologia innovativa, ma un vero e proprio strumento terapeutico che può trasformare l'approccio alla cura del cancro. Con l'evoluzione della tecnologia e la crescente integrazione della sanità digitale, è possibile immaginare un futuro in cui i pazienti possano affrontare le loro terapie con maggiore serenità e consapevolezza.

un passo verso la riduzione del disagio psicologico

L'utilizzo della realtà virtuale rappresenta anche un passo importante verso la riduzione del dolore e del disagio psicologico che spesso accompagnano i trattamenti oncologici. I pazienti, immersi in ambienti virtuali piacevoli e stimolanti, possono trovare rifugio dalle ansie e dalla paura, elementi che, se non affrontati, possono ostacolare il processo di guarigione.

In un contesto in cui la salute mentale è sempre più riconosciuta come un aspetto fondamentale della cura oncologica, l'Ieo si pone come un modello da seguire. Attraverso iniziative come quella della realtà virtuale, si contribuisce non solo a migliorare la qualità della vita dei pazienti durante il ricovero, ma anche a preparare il terreno per una fase di recupero più serena e collaborativa a casa.

In conclusione, la realtà virtuale allo Ieo non è semplicemente un'innovazione tecnologica, ma un tentativo concreto di umanizzare la cura oncologica, rendendo i pazienti protagonisti attivi del loro percorso terapeutico. Con l'obiettivo di migliorare la loro esperienza e favorire la guarigione psicologica, l'istituto offre un supporto prezioso che potrebbe rivoluzionare il modo di affrontare il cancro.

Share this article
The link has been copied!