Il Museo Nazionale del Cinema di Torino ha recentemente avviato un'iniziativa straordinaria per celebrare il suo 25esimo anniversario dalla sua inaugurazione alla Mole Antonelliana. Questo progetto, chiamato Torino Encounters, è concepito per sostenere la creazione di opere cinematografiche originali che coinvolgano non solo il Museo e le sue preziose collezioni, ma anche la città di Torino, un luogo intriso di storia e cultura cinematografica.

Torino, spesso considerata la culla del cinema italiano, ha ospitato numerosi eventi cinematografici e ha dato i natali a figure di spicco nel panorama mondiale del cinema. L'obiettivo di Torino Encounters è far emergere il potenziale narrativo della città, utilizzando il Museo come fonte d'ispirazione per i registi. La prima fase del progetto prevede la creazione di cortometraggi da parte di tre registi di fama: Heinz Emigholz, Radu Jude e Jia Zhangke.

Heinz Emigholz e "Ecce Mole"

Heinz Emigholz, noto per il suo approccio innovativo alla cinematografia, ha già avviato il suo lavoro con il cortometraggio "Ecce Mole". Questo film rappresenta l'ultimo capitolo della sua serie "Photography and Beyond", focalizzandosi sul confronto tra due opere emblematiche di Alessandro Antonelli: la Mole Antonelliana, simbolo di Torino e sede del Museo, e la Casa Scaccabarozzi, conosciuta come "Fetta di Polenta". Attraverso il suo sguardo distintivo, Emigholz offre una riflessione profonda sulla relazione tra architettura e cinema, invitando il pubblico a esplorare nuove prospettive visive.

L'importanza del progetto Torino Encounters

Il presidente del Museo Nazionale del Cinema, Enzo Ghigo, ha sottolineato l'importanza di questo progetto, affermando che "per la prima volta il Museo Nazionale del Cinema produce dei film destinati alla circuitazione festivaliera". Questo segna un passo significativo per l'istituzione, che non solo custodisce un patrimonio inestimabile, ma si impegna attivamente nella creazione di contenuti originali. Ghigo ha inoltre evidenziato il ruolo cruciale della città di Torino, che diventa coprotagonista in questa avventura cinematografica.

Un'opportunità per la comunità artistica

Carlo Chatrian, direttore del Museo, ha espresso entusiasmo per la collaborazione con i tre registi, noti per il loro stile unico. "Siamo certi che i loro cortometraggi sapranno incantare e sorprendere, mostrando da angolature inedite la ricchezza e versatilità del nostro Museo", ha dichiarato Chatrian. Questo progetto non è solo un'opportunità per mettere in luce il patrimonio culturale di Torino, ma anche un modo per coinvolgere attivamente la comunità artistica e il pubblico in una riflessione condivisa sul ruolo del cinema nella società contemporanea.

Dopo la sua anteprima mondiale al New York Film Festival il 27 settembre, "Ecce Mole" sarà presentato nella sezione Special Screenings del Rome Film Fest 2025, il 19 ottobre alle ore 16 presso il Maxxi, con la presenza del regista. È prevista anche una replica il giorno successivo, il 20 ottobre. Queste occasioni rappresentano un'importante vetrina per il lavoro di Emigholz e per il progetto Torino Encounters, permettendo a un pubblico internazionale di scoprire e apprezzare la bellezza e la complessità delle opere cinematografiche italiane.

La realizzazione di Torino Encounters risponde a un bisogno crescente di integrare le arti visive con il patrimonio culturale e architettonico delle città. La capacità del cinema di raccontare storie, emozioni e visioni del mondo rende questa forma d'arte uno strumento potente per esplorare e valorizzare luoghi e culture. Attraverso questo progetto, il Museo Nazionale del Cinema non solo celebra il suo anniversario, ma si impegna attivamente a costruire un dialogo tra passato e presente, tra arte e territorio.

In conclusione, l'iniziativa Torino Encounters rappresenta un passo significativo nella promozione della cultura cinematografica a Torino e oltre, invitando artisti e pubblico a riflettere sulla storia e sull'evoluzione del cinema, nonché sul suo legame intrinseco con la città. La Mole Antonelliana, con la sua imponente architettura e il suo ruolo di custode della memoria cinematografica, diventa il fulcro di questa nuova avventura artistica, promettendo di rivelare nuove storie e prospettive sul mondo del cinema e sulla città di Torino.

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