
L'ultima campagna pubblicitaria del marchio statunitense American Eagle ha scatenato un acceso dibattito sui social media, generando accuse di veicolare messaggi ambigui e regressivi. Protagonista dello spot è l'attrice Sydney Sweeney, nota per i suoi ruoli nelle serie di grande successo come "Euphoria" e "The White Lotus", per i quali è stata candidata due volte agli Emmy. Nella pubblicità, Sweeney indossa un paio di jeans del brand, accompagnata dalla scritta: "Sydney Sweeney ha ottimi jeans".
Tuttavia, il gioco di parole in lingua inglese è stato interpretato da alcuni in modo controverso: la parola "jeans" ha una pronuncia identica a quella di "genes", ovvero "geni". Questa somiglianza ha portato a interpretazioni che insinuano che la frase possa riferirsi ai tratti somatici della Sweeney, con riferimenti impliciti a caratteristiche fisiche come biondore, corporatura snella e occhi azzurri. Di conseguenza, alcuni critici hanno accusato la campagna di propagare messaggi di eugenetica e supremazia bianca.
La controversia della campagna pubblicitaria
La campagna pubblicitaria gioca chiaramente sull'ambiguità del termine. In uno dei video promozionali, Sweeney si abbottona i pantaloni mentre afferma: "I jeans-geni vengono trasmessi dai genitori ai figli e determinano caratteristiche come il colore dei capelli, la personalità e il colore degli occhi. I miei geni sono blu", conclude con un sorriso mentre la telecamera si avvicina al suo viso. Questa scelta di parole ha sollevato un polverone, con molti che si sono chiesti se la campagna non rappresenti un ritorno a ideali estetici superati e problematici.
Le reazioni sui social sono state variegate. Da commentatori anonimi a opinionisti di testate nazionali, molti hanno etichettato la campagna come un passo indietro rispetto ai progressi fatti negli ultimi anni in materia di inclusività e positività del corpo. Rachel Tashjian, critica di moda del Washington Post, ha evidenziato che, al di là delle connotazioni razziali, la pubblicità si inserisce in un contesto più ampio di immagini di influencer e celebrità che rimandano a valori di un'epoca passata. Negli ultimi anni, infatti, la moda e la cultura pop hanno mostrato un crescente interesse per la diversità, mentre ora ci si trova nuovamente di fronte a immagini di magrezza, bianchezza e ostentazione della ricchezza.
Reazioni politiche e difesa di American Eagle
Anche la politica ha fatto sentire la sua voce in merito alla controversia. Il senatore repubblicano Ted Cruz ha commentato su X (ex Twitter), affermando: "Wow. Ora la sinistra pazza si è scagliata contro le belle donne. Sono sicuro che questo avrà un buon riscontro nei sondaggi". Le sue parole riflettono come la campagna non solo sia diventata oggetto di discussione per le sue implicazioni culturali, ma anche per le sue ripercussioni politiche.
In risposta alle critiche, American Eagle ha difeso la sua strategia di marketing, definendola "audace e giocosa". L'azienda ha sottolineato che l'intento della campagna è quello di esprimere un messaggio di positività e sostegno, piuttosto che di alimentare stereotipi dannosi. Nonostante le polemiche, Sydney Sweeney non ha rilasciato alcun commento ufficiale sulla questione, lasciando aperto il dibattito pubblico.
Dettagli del prodotto e impegno sociale
Il jeans "Sydney Jean", protagonista della campagna, ha un prezzo di circa 70 euro e presenta una farfalla ricamata sulla tasca posteriore. Questo dettaglio non è casuale: secondo il marchio, la farfalla simboleggia la sensibilizzazione nei confronti della violenza domestica. Inoltre, parte del ricavato delle vendite di questi pantaloni in edizione limitata sarà devoluto a Crisis Text Line, un'organizzazione no profit che fornisce supporto a chi affronta problemi di salute mentale. Questa iniziativa rappresenta una volontà da parte del marchio di contribuire a cause sociali importanti, anche se il modo in cui lo comunica ha sollevato interrogativi e controversie.
La pubblicità di American Eagle con Sydney Sweeney evidenzia come la comunicazione visiva nella moda possa facilmente incorrere in fraintendimenti e interpretazioni. In un'epoca in cui la sensibilità sociale è in continua evoluzione, le aziende devono prestare attenzione a come i loro messaggi vengono percepiti. La linea sottile tra creatività e responsabilità sociale richiede un attento bilanciamento, affinché le campagne pubblicitarie non solo catturino l'attenzione, ma non alimentino anche pregiudizi e stereotipi dannosi.
Questa situazione mette in luce un tema più ampio: come la società contemporanea stia affrontando questioni di identità, rappresentanza e responsabilità, non solo nel mondo della moda, ma in tutti gli ambiti della comunicazione. La reazione del pubblico e dei media alla campagna di American Eagle con Sydney Sweeney sarà senza dubbio un caso studio interessante per il futuro della pubblicità e della cultura pop.