Kevin Spacey, l’attore premio Oscar noto per ruoli iconici in film come I Soliti sospetti e American Beauty, ha recentemente condiviso le sue riflessioni durante una masterclass all’Italian Global Series Festival. In un contesto di grande attenzione mediatica e sociale, Spacey ha parlato delle esperienze che ha vissuto negli ultimi sette anni, un periodo segnato da accuse di molestie e abusi sessuali che hanno profondamente influito sulla sua vita e sulla sua carriera.

Riflessioni su un periodo difficile

L'attore ha spiegato che questi anni di sfide lo hanno costretto a fermarsi, riflettere e ascoltare, portandolo a una nuova comprensione di cosa significhi essere una persona. "Sono molto grato del lavoro che posso fare oggi sullo schermo e fuori," ha affermato, esprimendo la sua gratitudine verso coloro che gli sono stati vicini in un momento così difficile. Ha riservato il suo perdono a chi lo ha giudicato senza conoscere i fatti, dichiarando: "Non cercherò più quelle persone," sottolineando un cambiamento significativo nella sua prospettiva.

Spacey si è anche soffermato sui processi legali che ha affrontato sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna, dove le accuse di molestie si sono perlopiù risolte con verdetti di non colpevolezza. Al momento, due cause rimangono aperte nel Regno Unito. L’attore ha descritto questi eventi come "incredibili," in grado di metterlo alla prova e di rivelargli la vera amicizia. "Mi sono riavvicinato alla mia famiglia e a me stesso. Adesso non sono né rancoroso né arrabbiato," ha detto, rispondendo a domande sul suo stato d’animo attuale.

Riconoscimenti e carriera

Durante la masterclass, Spacey ha ricevuto il Maximo Excellence Award, un riconoscimento per il suo contributo al mondo del cinema. Ha espresso un profondo apprezzamento per i suoi fan, sottolineando che il loro affetto non gli è mai mancato. "So che ci sono persone su internet a cui non piaccio molto, ma nella vita reale non le ho mai incontrate," ha commentato con una certa leggerezza, dimostrando di tenere in considerazione solo le interazioni positive che ha avuto.

L’attore ha anche ripercorso le tappe più significative della sua carriera, evidenziando l'importanza della sua formazione alla Juilliard School. "Mi ha insegnato la disciplina emotiva, fisica, artistica e intellettuale," ha spiegato, sottolineando come questa esperienza lo abbia preparato per affrontare le sfide del palcoscenico e del grande schermo. Riguardo al suo ruolo iconico di Frank Underwood nella serie House of Cards, ha rievocato la gioia e l'energia che ha trovato sul set, dichiarando che "non ha mai riso così tanto" come durante le riprese della serie.

Progetti futuri e desideri

Quando gli è stato chiesto quale consiglio darebbe a Donald Trump, Spacey ha risposto con un sorriso, affermando che "il potere è solo una questione di percezione". L'attore ha riflettuto sulla natura temporanea del potere, un tema centrale nella sua iconica interpretazione di Underwood, il quale incarnava l’ambizione e la manipolazione politica.

Uno dei momenti più toccanti della masterclass è stata la dedica al suo amico Val Kilmer, recentemente scomparso. "Era il mio migliore amico alla scuola superiore, e abbiamo condiviso tante esperienze insieme, anche alla Juilliard," ha ricordato Spacey con nostalgia. "Immaginare la vita senza di lui è difficile," ha aggiunto, mostrando un lato vulnerabile e umano.

Nonostante le difficoltà, Spacey non si è fermato. Ha continuato a lavorare in film indipendenti, come L'uomo che disegnò Dio, diretto da Franco Nero, il quale ha ringraziato per avergli offerto un'opportunità quando molti altri lo avevano escluso. Guardando al futuro, ha parlato di progetti imminenti come il thriller The Awakening di Matt Routledge e 1780 di Dustin Fairbanks, esprimendo il desiderio di avere una carriera longeva simile a quella di attori del calibro di Jack Lemmon e Spencer Tracy.

"Ho sempre voluto avere un percorso simile a quello di attori come Jack Lemmon, che considero il mio mentore," ha affermato Spacey, manifestando un forte desiderio di raccontare storie di redenzione e di sopravvivenza. "Ho la sensazione di aver fatto molta ricerca in questo campo... ne ho una comprensione che sette anni fa non avevo," ha concluso, rivelando un nuovo approccio alla sua arte e alla vita, alimentato da esperienze di crescita personale e professionale.

Queste parole di Spacey offrono uno spaccato della sua vita attuale, segnata da una rinnovata consapevolezza e un desiderio di vivere in modo più amorevole e comprensivo. La sua partecipazione all'Italian Global Series Festival è un chiaro segnale della sua volontà di tornare a essere parte attiva del panorama cinematografico, affrontando il futuro con una nuova prospettiva.

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