
Negli Stati Uniti, il governo federale è nuovamente sull'orlo di un shutdown, una situazione che potrebbe avere un impatto devastante su 750.000 dipendenti federali, compresi i membri delle forze armate. Questa crisi non solo minaccia di interrompere servizi pubblici essenziali, ma potrebbe anche colpire settori cruciali come la sanità e i trasporti. Tra le prime strutture a chiudere ci sono alcuni dei luoghi più iconici, come il Washington Monument nel National Mall di Washington D.C. Inoltre, la Federal Reserve potrebbe trovarsi priva di dati fondamentali sull'occupazione, necessari per le decisioni sui tassi di interesse, proprio mentre il paese cerca segnali di stabilità economica.
contesto storico e attuale del shutdown
Il contesto di questo shutdown è complesso e ricorda il lungo shutdown che si è verificato tra dicembre 2018 e gennaio 2019, durante la presidenza di Donald Trump, il quale è stato il più prolungato nella storia recente, durando 35 giorni. Oggi, la situazione si ripete, con il Senato che cerca di trovare un accordo per estendere i finanziamenti al governo fino al 21 novembre. Tuttavia, il primo tentativo di voto è fallito, evidenziando le profonde divisioni tra repubblicani e democratici.
Le due parti si accusano a vicenda per la paralisi, mentre entrambe si preparano per le elezioni di Midterm del prossimo anno. Il leader dei Democratici al Senato, Chuck Schumer, ha espresso il suo disappunto, sottolineando la necessità di un dialogo costruttivo: "Credevano di poterci sopraffare senza neanche un minimo di consultazione... sediamoci e proviamo a raggiungere un accordo che protegga il popolo americano". Le richieste principali dei democratici includono:
- Estensione dei crediti d'imposta per l'Obamacare.
- Protezione di Medicaid, l'assistenza sanitaria per i meno abbienti, con stime che indicano circa 10 milioni di persone a rischio di perdere la loro copertura sanitaria.
le accuse reciproche e le preoccupazioni economiche
Il costo totale delle disposizioni richieste dai Democratici è previsto intorno ai 1.000 miliardi di dollari, una cifra che ha suscitato preoccupazioni tra i repubblicani. John Thune, leader dei repubblicani al Senato, ha accusato i Democratici di mettere in pericolo il benessere del popolo americano per motivi politici, affermando che "gruppi di interesse della sinistra radicale" hanno forzato la mano a discapito delle necessità della nazione. Inoltre, il partito repubblicano accusa i Democratici di voler estendere il sistema sanitario anche ai migranti irregolari, un tema che continua a generare accesi dibattiti.
Nonostante i Democratici sembrino avvantaggiati nel cercare di attribuire la colpa ai repubblicani, un sondaggio del New York Times/Siena ha rivelato che solo il 27% degli intervistati ritiene che i Democratici debbano sostenere lo shutdown. La divisione tra gli elettori del partito è evidente:
- 47% favorevole a questa strategia.
- 43% contrario.
- 59% degli indipendenti si oppone fermamente.
Un sondaggio di Marist ha ulteriormente evidenziato la confusione tra l'elettorato, con il 38% degli intervistati che attribuisce la colpa ai repubblicani, il 27% ai Democratici e il 31% a entrambi i partiti.
tensioni interne e conseguenze future
Le tensioni non si limitano al dibattito politico, ma si riflettono anche all'interno del Congresso, dove alcuni Democratici hanno espresso dubbi riguardo alla scelta di procedere con lo shutdown. Alcuni dissidenti hanno addirittura votato con i repubblicani, temendo che questa mossa possa rafforzare ulteriormente il potere di Donald Trump. Il presidente ha avvertito che ci sarebbero state "conseguenze irreversibili" e ha fatto cenno a possibili licenziamenti di massa tra i dipendenti federali, mentre l'ufficio di bilancio della Casa Bianca ha richiesto piani di riduzione della forza lavoro a tutte le agenzie governative.
Questa situazione di shutdown rappresenta un cambiamento significativo rispetto al passato, poiché per la prima volta si parla esplicitamente di piani per una riduzione permanente della forza lavoro. L'impatto politico ed economico di questa crisi dipenderà dalla sua durata, ma l'incertezza e il conflitto istituzionale stanno già aumentando la sfiducia dei cittadini nei confronti del governo. Gli effetti di un eventuale shutdown potrebbero essere particolarmente gravi in un contesto già fragile, in cui l'economia americana cerca di riprendersi da anni di sfide e crisi.
Con la scadenza che si avvicina, il rischio di un'interruzione dei servizi pubblici diventa sempre più concreto, e milioni di cittadini potrebbero trovarsi a dover affrontare le conseguenze dirette di questa crisi politica.