Durante l'ultimo giorno del Festivaletteratura di Mantova, Antonio Scurati ha affrontato un tema di grande attualità: la situazione a Gaza e le implicazioni etiche e morali del conflitto israelo-palestinese. In un dialogo appassionato con lo scrittore Marcello Fois, Scurati ha espresso il suo profondo disagio e la sua impotenza di fronte all'orrore che l'esercito israeliano sta perpetrando, a suo dire, in nome del governo, dello Stato e ora anche del popolo israeliano. Il suo intervento ha attirato un pubblico numeroso e coinvolto, con la piazza gremita di persone desiderose di ascoltare una riflessione seria su un tema così complesso.

l'uso del termine genocidio

L'autore, noto per la sua saga in cinque volumi "M.", ha affermato di aver utilizzato senza esitazione la parola "genocidio" dopo una lunga riflessione, basata sulla sua esperienza di studio e ricerca sui genocidi. Questo termine, carico di significati e implicazioni, è stato scelto con consapevolezza. Scurati ha messo in evidenza un aspetto inquietante: il fatto che Israele, che si presenta come una democrazia, stia conducendo un'azione militare che può essere definita genocida. "Noi che crediamo nella democrazia siamo doppiamente sgomenti," ha dichiarato, "perché ci siamo illusi che una democrazia non potesse mai macchiarsi di un crimine di tale portata."

la natura della democrazia

Questa riflessione ha sollevato interrogativi profondi sulla natura stessa della democrazia e sul suo significato in contesti di conflitto. Scurati ha sottolineato che, mentre le democrazie possono avere colpe storiche, è difficile accettare che un governo democratico possa compiere atti di violenza e sterminio. "In questi giorni, ci chiediamo che cosa sia una democrazia," ha affermato, invitando tutti a riflettere su questo tema cruciale.

Il dialogo ha toccato anche il ruolo della letteratura nella società contemporanea. Scurati ha evidenziato come il romanzo possa essere visto come una forma di democrazia, in quanto offre uno spazio in cui tutte le voci possono essere ascoltate. "Il romanzo è una palestra di democrazia," ha detto, "perché vi trovano posto tutti gli individui e lettori."

l'importanza della letteratura e della cultura

L'autore ha anche condiviso alcune esperienze personali, raccontando di come, nella sua giovinezza negli anni '80, si sentisse distante da un impegno politico attivo. Tuttavia, ha notato come la sua scrittura su temi delicati lo abbia reso bersaglio di critiche e attacchi, anche da parte di figure di alto profilo in Italia. Questo dimostra, secondo lui, che la letteratura è una forma di conoscenza potente, in grado di suscitare reazioni forti e di influenzare il dibattito pubblico.

Scurati ha messo in guardia anche sullo stato della democrazia in Italia, parlando di un "veloce scadimento" della qualità della vita democratica. Ha citato Milan Kundera, il quale definiva il romanzo come "il paradiso degli individui", suggerendo che la letteratura deve continuare a giocare un ruolo cruciale nel promuovere la democrazia e l’inclusione sociale. "Dovremmo mettere molte più risorse nella scuola," ha esclamato, "che ha il compito immenso e improbo di favorire un cambiamento epocale."

Un altro punto saliente del suo intervento è stato l'imbarbarimento del dibattito pubblico in Italia. Scurati ha criticato la divisione tra fazioni e tifoserie, sottolineando come questo clima di polarizzazione sia una responsabilità collettiva, che coinvolge anche i media e i leader politici. "Direttori di giornali e presidenti del consiglio additano i cittadini all'odio pubblico," ha avvertito, esprimendo preoccupazione per la mancanza di rispetto per i valori democratici.

Infine, Scurati ha toccato la questione delle biblioteche e dell'importanza di garantire un accesso adeguato alla cultura e alla letteratura. "Le biblioteche devono essere finanziate e devono avere fondi per comprare nuovi libri," ha affermato, sottolineando l'importanza di rendere la cultura accessibile a tutti. Questo richiamo all'azione ha suscitato l'approvazione del pubblico, dimostrando che la letteratura e la cultura sono strumenti fondamentali per il progresso sociale e il rafforzamento della democrazia.

In un momento storico in cui il dibattito pubblico sta diventando sempre più acceso e polarizzato, le parole di Antonio Scurati rappresentano un'importante riflessione su come la letteratura, la democrazia e l'impegno civile possano e debbano intersecarsi per affrontare le sfide del nostro tempo.

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