Roma si prepara a celebrare uno dei più grandi maestri della letteratura disegnata: Hugo Pratt. Fino al 5 ottobre, la capitale ospita "La Grande Avventura. Da Ulisse a Corto Maltese, in viaggio con Hugo Pratt", un percorso espositivo unico che si snoda attraverso quattro punti strategici, offrendo un’immersione totale nell’immaginario e nell’opera dell’artista. Questa iniziativa è parte integrante del Festival della Letteratura di Viaggio, che si svolge presso Villa Celimontana, e vede la collaborazione della società Cong Edizioni, custode dell’eredità artistica di Pratt. Il 2025 segnerà il trentennale della sua morte, mentre nel 2027 si festeggerà il centenario della sua nascita, rendendo questa celebrazione ancora più significativa.
Prima tappa: Museo delle Civiltà
La prima tappa di questo viaggio è il Museo delle Civiltà, situato in piazza Guglielmo Marconi. Qui, le tavole iconiche di Pratt sono messe a confronto con una selezione di maschere, scudi, tessuti e abiti provenienti dalle collezioni etnografiche del museo. Questo accostamento non è casuale: mostra quanto Pratt fosse meticoloso nella sua ricerca e documentazione visiva. L’allestimento permette di scoprire le tracce e le analogie tra l’immaginazione dell’artista e le sue fonti materiali, invitando il visitatore a esplorare le influenze reciproche. Le proiezioni video ampliano ulteriormente la comprensione delle opere, rivelando come Pratt osservasse e trasformasse la realtà in racconti avvincenti.
Seconda tappa: Biblioteca Nazionale Centrale di Roma
La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, in viale Castro Pretorio 105, rappresenta la seconda tappa. Qui, è possibile ammirare una mappa dei libri che hanno influenzato Pratt, un percorso che si snoda attraverso le pagine di autori come:
- Thomas Hardy
- Hermann Hesse
- Gabriele D’Annunzio
La presenza di nomi come Rimbaud e Kipling nella sua "biblioteca di bordo" aiuta a comprendere l’aria di libertà che caratterizza Corto Maltese, il suo personaggio più celebre. I visitatori possono immergersi nell’atmosfera letteraria che ha plasmato la sua visione artistica, scoprendo le letture che hanno stimolato la sua creatività e il suo spirito avventuroso.
Terza tappa: Società Geografica Italiana
La terza tappa è la sede della Società Geografica Italiana, situata nel Palazzetto Mattei in via della Navicella 12. Qui, le rotte geografiche, sia reali che immaginarie, disegnate da Pratt prendono vita. Un focus particolare mette in relazione Corto Maltese con Ulisse, il "primo marinaio", attraverso la riduzione dell’Odissea realizzata da Pratt nel 1963 per il Corriere dei Piccoli. Questa connessione tra mito e modernità evidenzia la capacità dell’artista di fondere l’antico e il contemporaneo, riflettendo su come la tradizione narrativa possa ispirare nuove storie. Inoltre, una sala è dedicata al Pacifico, tracciando un percorso che parte da "Una ballata del mare salato" del 1967 fino alla recente opera "L'isola di ieri", presentata in anteprima al Festival della Letteratura di Viaggio, un’opera che riporta il lettore sulle orme di Corto, esplorando paesaggi e culture lontane.
Quarta tappa: Ministero degli Esteri
Infine, il Ministero degli Esteri, in piazzale della Farnesina, ospita una straordinaria raccolta di documenti storici provenienti dall'Archivio Storico Diplomatico. Questi materiali, tra cui lettere, telegrammi e fotografie, ricostruiscono il contesto etiope in cui Pratt trascorse la sua infanzia. La sua esperienza in Etiopia, tra la scuola Vittorio Emanuele III ad Addis Abeba, l’ingresso delle forze britanniche e le fughe nel deserto, è fondamentale per comprendere l’atmosfera che ha influenzato opere come "Le Etiopiche" e "Scorpioni del deserto". Questi racconti sono un riflesso diretto delle esperienze vissute dall’artista e delle sue interazioni con culture diverse.
Le quattro mostre distribuite in vari luoghi di Roma non solo rendono omaggio a Hugo Pratt, ma offrono anche un’opportunità unica per esplorare l’eredità di un artista che ha saputo cogliere l’essenza di luoghi e storie lontane, trasformandole in avventure indimenticabili. Attraverso documenti, opere e un approccio curatoriale che invita alla riflessione e all’esplorazione, i visitatori sono guidati in un viaggio che attraversa mari, terre e culture, proprio come Corto Maltese. Questo itinerario si propone di riscoprire non solo l’opera di Pratt, ma anche il suo impatto duraturo sulla cultura contemporanea e sulla narrazione grafica.