Il prossimo weekend si preannuncia ricco di eventi teatrali che celebrano il mito e la cultura classica, con un focus particolare su due dei luoghi storici più affascinanti d'Italia: Ostia Antica e Pompei. Questi siti archeologici non solo offrono un palcoscenico straordinario per le rappresentazioni teatrali, ma fungono anche da sfondo per un viaggio che unisce passato e presente.

Teatro a ostia antica

A Ostia Antica, la prima edizione del Teatro Ostia Antica Festival segna un'importante rinascita della programmazione estiva, assente da decenni. Dopo la sospensione delle attività teatrali a causa di eventi storici e sociali, il Teatro di Roma ha deciso di riportare l'arte scenica in questo luogo straordinario. Con il tema "Il senso del passato", il festival propone un mese di spettacoli che esplorano il mito attraverso una lente contemporanea.

Il prologo di apertura, in programma il 23 giugno all'Auditorium Parco della Musica di Roma, sarà dedicato all'Antigone di Mendelssohn, un concerto che combina voci recitanti e orchestra sotto la direzione del Maestro Francesco Lanzillotta. Le voci di Massimo Popolizio e Sandra Toffolatti aggiungeranno un tocco di emozione a questa interpretazione classica.

Pompei e la resilienza

Nel frattempo, a Pompei, il Pompeii Theatrum Mundi 2025 si prepara ad accogliere il pubblico con una nuova produzione di Amos Gitai. Il suo spettacolo "Golem" affronta il tema della resilienza e della reinvenzione di fronte alle avversità. Ispirato a una leggenda ebraica, il Golem rappresenta una creatura di argilla creata per difendere una comunità perseguitata. Gitai intreccia la storia del Golem con questioni contemporanee, esplorando il delicato equilibrio tra creazione e distruzione. La piéce, che si svolgerà il 20 e 21 giugno, vedrà sul palco Bahira Ablassi, Irène Jacob e altri talentuosi attori, promettendo di catturare l'attenzione degli spettatori con una riflessione profonda e provocatoria.

Eventi a Napoli e oltre

A Napoli, il Campania Teatro Festival 2025 aprirà le sue porte con uno spettacolo di Valter Malosti, che ha unito due opere di Shakespeare: "Venere e Adone" e "Lo stupro di Lucrezia". Questi poemetti, scritti dal drammaturgo britannico durante la chiusura dei teatri a causa della peste nel 1593-1594, sono riproposti in una nuova veste che prende vita sul palcoscenico.

Il festival offrirà anche: 1. "Secondo lei", una prosa di Caterina Guzzanti. 2. "Pino-Eduardo Napule è…milionaria", in cui Mariangela D'Abbraccio unisce le liriche di Eduardo De Filippo alle melodie di Pino Daniele. 3. Il nuovo lavoro di Sonia Bergamasco, che darà voce a "La principessa di Lampedusa" di Ruggero Cappuccio, un'opera che affronta temi di grande attualità.

Non solo Ostia e Pompei, ma anche Parma e Torino si preparano a vivere un weekend teatrale vibrante. A Parma, Gene Gnocchi, dopo quarant'anni di carriera, presenta "Una crepa nel crepuscolo", uno spettacolo che riflette con ironia sulle sfide del mondo contemporaneo. Con una scrittura che spazia da Alberto Angela a Bruno Vespa, Gnocchi offre una confessione sincera e divertente, accompagnato dalla musica di Diego Cassani.

A Torino, il Teatro Carignano ospiterà "Prato inglese", un progetto che rievoca il genio di William Shakespeare con due delle sue commedie più celebri: "Pene d'amor perdute" e "Racconto d'inverno". Entrambe le opere, dirette da Jurij Ferrini, saranno rappresentate in prima nazionale e promettono di trasportare il pubblico in un mondo di amore, equivoci e lieto fine. Gli attori, tra cui Cecilia Bramati e Vittorio Camarota, daranno vita a personaggi indimenticabili, rendendo omaggio alla genialità del Bardo.

Questo weekend, quindi, si preannuncia come un'opportunità unica per immergersi nel mondo del teatro, riscoprendo il potere delle storie e dei miti che hanno attraversato i secoli. Che si tratti di un concerto classico o di una reinterpretazione contemporanea, ogni evento rappresenta un tassello fondamentale nella grande narrazione culturale del nostro Paese. La magia del teatro, in questi luoghi storici, continua a vivere e a ispirare nuove generazioni di artisti e spettatori, creando un legame indissolubile tra passato e presente. Un viaggio che non solo intrattiene, ma invita alla riflessione e alla scoperta di sé e del mondo circostante.

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