
Nella capitale libica, Tripoli, la notte scorsa è stata caratterizzata da un’intensa attività di scontri tra milizie, nonostante le rassicurazioni del governo di unità nazionale, che aveva dichiarato di aver riportato la situazione sotto controllo. Tuttavia, le violenze sono continuate in diverse aree della città, con conflitti tra la Forza speciale di deterrenza, conosciuta come Radaa, e la Brigata 444, un gruppo armato filogovernativo. Questa situazione è stata riportata dal Libya Observer, una fonte di notizie locali di rilevanza.
La Brigata 444 e l'offensiva contro Radaa
Secondo l’analista libico Jalel Harchaoui, l’azione della Brigata 444 rappresenta l'inizio di una grande offensiva militare. Harchaoui ha affermato che la Brigata 444 ha lanciato un attacco su larga scala contro le risorse della Radaa, mirando a conquistare diverse prigioni controllate da questo gruppo e dalla Polizia Giudiziaria. La Radaa, pur essendo formalmente sotto il ministero dell'Interno, è considerata un attore autonomo nel complesso panorama della sicurezza di Tripoli, complicando ulteriormente la già fragile situazione.
Le alleanze politiche e il sostegno militare
Il contesto politico è ulteriormente complicato dal fatto che il presidente del Consiglio Presidenziale, Mohamed Menfi, sembra essersi schierato contro il primo ministro Abdul Hamid Dabaiba e a favore della Radaa. Questa alleanza ha portato a un sostegno militare da parte delle forze di Zawiya, tra cui quelle guidate da Hassan Buzeriba, che ora si trovano sul fianco occidentale di Tripoli. La situazione è quindi molto dinamica e in continua evoluzione, con le alleanze che possono cambiare rapidamente.
Conseguenze umanitarie e il ruolo delle milizie
L’UNSMIL (Missione di supporto dell'Onu in Libia) ha espresso profonda preoccupazione per l’escalation della violenza nei quartieri densamente popolati di Tripoli, sottolineando che la situazione mette a serio rischio la vita di numerosi civili. Ha chiesto un cessate il fuoco immediato e incondizionato in tutte le aree popolate, avvertendo che il proseguimento delle ostilità non fa che aggravare l'instabilità nella capitale e in tutto il Paese.
Le milizie hanno storicamente giocato un ruolo centrale nella sicurezza e nella governance in Libia, e la loro influenza continua a crescere, complicando ulteriormente il processo di stabilizzazione del Paese. La presenza di diversi gruppi armati, con le loro alleanze e rivalità, costituisce un mosaico difficile da gestire, e la situazione attuale rappresenta un’ulteriore sfida per il governo di unità nazionale, che sta cercando di riportare ordine e stabilità.
In questo clima di tensione, la popolazione civile di Tripoli vive in uno stato di incertezza, con il timore che gli scontri possano intensificarsi ulteriormente. Le notizie di violenze e scontri sporadici sono diventate sempre più comuni, alimentando un senso di insicurezza e paura tra i cittadini.
In conclusione, la situazione a Tripoli rimane critica, con la Brigata 444 e la Radaa in uno scontro che potrebbe avere conseguenze significative per l'intero Paese. Mentre il governo di unità nazionale cerca di mantenere il controllo, le milizie continuano a esercitare una forte influenza, rendendo difficile il cammino verso una pace duratura e una stabilità sostenibile.