Il 24 settembre 1945 segna una data cruciale nella storia del cinema italiano, con la prima proiezione di "Roma Città Aperta" al Teatro Quirino di Roma. Questo film non solo ha segnato l'inizio di una nuova era cinematografica, ma ha anche rappresentato un manifesto del Neorealismo. A ottant'anni di distanza, il Teatro Quirino celebra questa ricorrenza con una serata di gala aperta al pubblico, prevista per domani, 25 settembre 2023. La proiezione della pellicola restaurata sarà accompagnata dalla presenza di personalità del mondo del cinema, come Isabella Rossellini, Alessandro Rossellini e Benedetta Porcaroli, che parteciperanno a un dialogo con il critico cinematografico Steve Della Casa.
Un tributo ai protagonisti
La serata non si limiterà alla visione del film; sarà un vero e proprio tributo alla memoria dei suoi protagonisti. Lidia Vitale renderà omaggio ad Anna Magnani, interpretando un estratto di uno dei suoi celebri monologhi teatrali. Inoltre, Stefano Fresi, accompagnato dal maestro Alessandro Greggia, dedicherà un tributo ad Aldo Fabrizi eseguendo la canzone "Lulù", in occasione del 120° anniversario dalla nascita dell'attore romano. Questi momenti di celebrazione non solo evidenziano l'importanza storica del film, ma anche la sua influenza culturale che perdura nel tempo.
Il progetto "Tornerà la primavera"
Il progetto, intitolato "Tornerà la primavera", è organizzato dalla famiglia Rossellini in collaborazione con La Onni srl e prevede una serie di eventi speciali. Tra questi, nei giorni del 27 e 28 settembre, saranno organizzate visite guidate nei luoghi emblematici legati alla pellicola, in collaborazione con l'Associazione Quattropassi. Queste visite offriranno un'opportunità unica di esplorare la Roma di Rossellini, coinvolgendo i partecipanti in una narrazione viva, arricchita da pagine, brani e estratti del film, rendendo l'esperienza cinematografica ancora più immersiva.
Un capolavoro senza tempo
"Roma Città Aperta" non è solo un film; è un capitolo fondamentale nella storia del cinema mondiale. La sua influenza è visibile in molte opere successive e ha ispirato generazioni di cineasti, tra cui nomi illustri come Martin Scorsese. Isabella Rossellini sottolinea come il film abbia segnato un prima e un dopo nella rappresentazione della vita reale sul grande schermo. La Roma ritratta da Rossellini è una città ferita, ma non domata; è una capitale che vive di resistenza e speranza, di gente comune che sfida le avversità. La figura di Anna Magnani, che interpreta Pina, diventa simbolo di questa resilienza, rappresentando le donne che, anche nei momenti più bui, si ribellano contro le ingiustizie.
Un evento per le nuove generazioni
A novembre, in collaborazione con Anec Lazio e il Cinema Adriano di Roma, si terrà un evento dedicato alle nuove generazioni. Durante questa giornata, il film sarà al centro di una masterclass in cui studenti dell'Istituto Cine-TV Roberto Rossellini e del Centro Sperimentale di Cinematografia avranno l'opportunità di analizzare e discutere alcune sequenze chiave della pellicola. Questo incontro non solo permetterà di rivisitare il capolavoro in chiave moderna, ma fornirà anche una piattaforma per i giovani cineasti per esplorare il potere del cinema come mezzo di espressione e cambiamento sociale.
Nonostante le iniziali riserve della critica al momento della sua uscita, "Roma Città Aperta" ha rapidamente conquistato il cuore del pubblico, ottenendo un successo sia a livello nazionale che internazionale. La Palma d'Oro vinta al Festival di Cannes nel 1946 ha consacrato il film come uno dei pilastri del cinema mondiale, e oggi è considerato un capolavoro che continua a ispirare e affascinare. La sua capacità di raccontare la verità attraverso la finzione, di mettere in luce le ingiustizie sociali e di celebrare la resilienza umana, rimane attuale e rilevante.
Attraverso eventi come questi, la memoria di "Roma Città Aperta" viene non solo preservata, ma anche rinnovata. La pellicola continua a vivere e a parlare a nuove generazioni, portando avanti il messaggio di speranza e resistenza che ha caratterizzato la sua narrazione. La celebrazione di questo anniversario non è solo un tributo a un film, ma un riconoscimento del potere del cinema di unire le persone e di raccontare storie che cambiano la nostra percezione del mondo.