Il Museo Archeologico Nazionale di Sarsina ha riaperto le sue porte al pubblico il 27 agosto 2023, dopo un importante intervento di recupero e riallestimento. Questa riapertura rappresenta un passo significativo nella valorizzazione del patrimonio culturale locale, con un focus particolare sulla straordinaria sala che ospita il celebre Mausoleo di Rufus. Sarsina, storica città emiliana nota anche come la patria del drammaturgo Plauto, si prepara a riappropriarsi della sua storia attraverso questo progetto ambizioso.

Il Mausoleo di Rufus, un monumento funerario risalente al I secolo a.C., si erge maestoso per circa quindici metri e proviene dalla necropoli situata nelle immediate vicinanze della città. Questo sito archeologico ha rivelato nel tempo reperti di inestimabile valore, tra cui il mosaico policromo raffigurante il "Trionfo di Dioniso", che testimonia l’importanza di Sarsina come centro culturale nell’antichità. L’inaugurazione del museo coincide con la festività di San Vicinio, patrono di Sarsina, sottolineando il legame tra la comunità e il suo patrimonio storico.

Il progetto di riallestimento

Il progetto di riallestimento, con un costo complessivo di circa un milione e 250 mila euro, è stato coordinato dall'architetta Maria Lucia Masciopinto. I fondi provengono da diverse fonti, inclusi quelli per l’adeguamento antisismico. Gli obiettivi principali di questo intervento sono:

  1. Rendere il patrimonio esposto più accessibile.
  2. Creare un allestimento attraente e coinvolgente.
  3. Favorire una fruizione più ampia e consapevole.

Uno degli aspetti più innovativi del riallestimento è l'illuminazione studiata per il Mausoleo di Rufus. La particolare illuminazione, visibile soprattutto nelle ore serali attraverso la grande vetrata esterna, trasformerà il mausoleo in un vero e proprio faro di cultura. Questa nuova luce non solo valorizza l'architettura del monumento, ma attira anche l'attenzione dei visitatori, rendendo l'esperienza museale ancora più suggestiva.

Un museo interattivo e informativo

Il riallestimento non si limita alla sola esposizione dei reperti storici. Una delle novità più attese è l’introduzione di un percorso narrativo bilingue, accompagnato da un’audioguida che fornirà informazioni dettagliate sui reperti esposti e sulle recenti scoperte archeologiche nella zona. Tra queste si evidenziano:

  • Gli scavi del Capitolium, un'importante area sacra di epoca romana.
  • Nuovi elementi sulla vita quotidiana e religiosa della comunità di Sarsina.

L’idea di rendere il museo più interattivo e informativo si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione del patrimonio culturale italiano. In un’epoca in cui il turismo culturale rappresenta una risorsa fondamentale per l’economia locale, il Museo di Sarsina si pone come punto di riferimento per gli appassionati di storia e cultura, sia a livello nazionale che internazionale.

Sarsina risplende: un futuro luminoso

Il progetto "Sarsina Risplende", che prevede il completamento del riallestimento entro l’inizio del 2026, rappresenta una sfida ambiziosa per la città e il suo museo. Attraverso iniziative culturali e eventi, si mira a coinvolgere non solo i cittadini, ma anche i turisti, rendendo Sarsina un centro dinamico di attrazione culturale. La presenza di reperti di grande qualità e valore artistico, come il Mausoleo di Rufus e il mosaico di Dioniso, testimonia l’importanza di preservare e valorizzare il patrimonio storico per le generazioni future.

In questo contesto, il Museo Archeologico Nazionale di Sarsina si propone come un luogo di incontro e di scoperta, capace di raccontare storie di un passato ricco e affascinante. Con il suo nuovo allestimento, il museo non solo offre uno spazio fisico per l’esposizione dei reperti, ma diventa anche un ambiente stimolante per la riflessione e l’apprendimento, contribuendo al benessere culturale della comunità e al rafforzamento dell’identità locale.

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