Il Festival delle Città Identitarie è tornato a far parlare di sé, giunto alla sua undicesima edizione. Questo evento non solo celebra le radici culturali e storiche delle piccole cittadine italiane, ma si propone anche di rilanciare l'identità territoriale attraverso la valorizzazione di personaggi iconici. Quest'anno, il festival si svolgerà a Chioggia, splendida località veneta, dal 4 al 6 luglio, promettendo tre serate ricche di cultura, spettacolo e riflessioni sul significato dell’identità.

La manifestazione è stata presentata in Senato grazie all'iniziativa della senatrice Tilde Minasi e ha ricevuto il supporto del Ministero della Cultura e del Comune di Chioggia. Il direttore artistico Edoardo Sylos Labini ha tracciato un bilancio del festival, sottolineando come, dalla sua nascita nel 2018, sia diventato un punto di riferimento per il rilancio dei piccoli centri italiani attraverso la cultura. "Il Festival delle Città Identitarie ha indicato, fin dalla nascita, la via per il rilancio della nostra provincia e dei nostri piccoli centri attraverso simboli culturali dell'italianità", ha affermato Sylos Labini, evidenziando l'importanza della parola "Identità" nel dibattito pubblico contemporaneo.

Chioggia: un palcoscenico di cultura e tradizione

Chioggia, con la sua ricca storia e il suo patrimonio culturale, si prepara ad accogliere un evento che celebra non solo le sue tradizioni, ma anche la sua evoluzione nel panorama moderno. Il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, ha descritto il festival come una vetrina fondamentale per il territorio, sottolineando l'importanza di valorizzare le bellezze locali e i personaggi storici che hanno dato lustro alla città. "Questo evento è un’occasione di rilancio per un territorio che ha tanto da offrire, in termini di cultura, arte e turismo", ha dichiarato Armelao, mettendo in evidenza il desiderio di far emergere le potenzialità di Chioggia e dei piccoli centri italiani.

Un programma ricco e variegato

Il programma del festival è affascinante e si articola in tre serate, ognuna dedicata a un tema specifico:

  1. 4 luglio: Presso il Chiostro Diocesano, il sindaco darà il benvenuto ai partecipanti. La serata sarà dedicata alla scoperta delle radici dell'identità cittadina, con interventi di Sylos Labini, dell’attrice Debora Caprioglio, del Maestro Sergio Colicchio e del cantante Daniele Stefani. Un momento speciale sarà l’assegnazione del Premio Artisti 2025 all'artista mestrina Sara Medea, un riconoscimento che sottolinea l'importanza dell'arte contemporanea e la sua connessione con il territorio.
  2. 5 luglio: Il festival si sposterà in Piazza Duomo per presentare "Io Duse, Tu D'Annunzio", uno spettacolo ispirato ai carteggi tra Eleonora Duse e Gabriele D'Annunzio. Questo spettacolo non solo rende omaggio a una delle più grandi attrici della storia, ma sottolinea anche il legame profondo tra Chioggia e il mondo del teatro.
  3. 6 luglio: Il gran finale avrà luogo presso le Fondamenta del Canal Vena, con un omaggio a Carlo Goldoni, il celebre drammaturgo che ha ambientato le sue "Baruffe Chiozzotte" proprio in questa località. La storica compagnia del Piccolo Teatro Città di Chioggia, che quest'anno celebra 80 anni di attività, sarà protagonista della serata, offrendo al pubblico un'esperienza teatrale che ricorda le origini e la tradizione del teatro comico italiano.

Un evento di grande rilievo

Il Festival delle Città Identitarie si propone quindi come un evento di grande rilievo, non solo per la città di Chioggia, ma per l'intera provincia veneta e oltre. Attraverso la celebrazione di personaggi storici e la presentazione di spettacoli che uniscono passato e presente, il festival invita tutti a riflettere sull'importanza delle proprie radici culturali. In un periodo in cui l'identità culturale è spesso messa in discussione, eventi come questo rappresentano un'opportunità preziosa per riscoprire e valorizzare la storia e le tradizioni che ci uniscono. Con un programma ricco di eventi, il Festival delle Città Identitarie si conferma un appuntamento imperdibile per gli amanti della cultura e della tradizione italiana.

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