Il Rione Sanità di Napoli, un tempo percepito come uno dei quartieri più problematici e degradati della città, sta vivendo una straordinaria trasformazione grazie all'impegno della cooperativa La Paranza. Fondata nel 2006, questa cooperativa ha avviato un processo di recupero culturale e sociale che ha coinvolto non solo i residenti, ma anche i visitatori provenienti da tutto il mondo. La rinascita del Rione Sanità è stata segnata da iniziative destinate a valorizzare il patrimonio storico e artistico dell'area, a partire dalle famose catacombe.

La storia della trasformazione

La storia di questa trasformazione comincia con l'apertura delle Catacombe di San Gaudioso, seguita da quella di San Gennaro, due luoghi che raccontano secoli di storia e tradizione. Nel 2008, la cooperativa ha avviato un restauro che ha portato all'apertura al pubblico delle Catacombe di San Gennaro, trasformando un sito abbandonato in una delle mete turistiche più ambite di Napoli. Da 6.000 visitatori l'anno, il numero è schizzato a 230.000, un chiaro segnale del cambiamento in atto.

La figura centrale di questa storia è don Giuseppe, protagonista della fiction "Noi del Rione Sanità", ispirata a don Antonio Loffredo, ex parroco del quartiere. Don Loffredo ha avuto un ruolo cruciale nel risvegliare la comunità, promuovendo attività culturali e sociali in un contesto segnato dalla camorra e dal degrado. Il Rione Sanità, emarginato per oltre due secoli, ha finalmente trovato una via d'uscita grazie a questo impegno.

Una comunità in rinascita

All'inizio del nuovo millennio, la situazione era desolante: 1. Un minore su tre abbandonava la scuola. 2. Due giovani su tre erano disoccupati. 3. La densità abitativa, tra le più alte d'Europa, con 16.000 persone per chilometro quadrato, rendeva difficile qualsiasi forma di organizzazione civile.

Tuttavia, La Paranza è riuscita a creare una rete di collaborazione che ha coinvolto artigiani, associazioni di commercianti e centri educativi, contribuendo a restituire dignità e speranza al quartiere. Oggi, il Rione Sanità è diventato una tappa imperdibile per chi visita Napoli.

Attrazioni da non perdere

Le Catacombe di San Gennaro, con i loro mosaici e affreschi, rappresentano solo una delle attrattive del quartiere. Altri luoghi di interesse includono: - La basilica paleocristiana, costruita nel V secolo d.C. - Le catacombe di San Gaudioso e San Severo.

In questo contesto, si attende con grande interesse la riapertura del Cimitero delle Fontanelle, un luogo ricco di tradizioni, chiuso dal 2020 per motivi di sicurezza. Questo sito, noto per il rito delle "anime pezzentelle", sarà gestito da La Paranza, che ha già avviato lavori di restauro e creazione di audioguide per raccontare le storie di chi ha vissuto nel quartiere.

Il Cimitero delle Fontanelle non è solo un luogo di culto, ma rappresenta un legame profondo con la cultura napoletana, un affresco della vita e della morte in una città che ha sempre affrontato le sfide con resilienza. La sua riapertura segnerà un ulteriore passo verso la completa rinascita del Rione Sanità, che si sta affermando come un modello di lotta al degrado e di valorizzazione della cultura.

Un percorso culturale

Un'altra opportunità per i turisti è il Miglio Sacro, un itinerario di circa tre ore che attraversa il Rione, toccando punti di interesse come la Basilica di Santa Maria della Sanità e il Presepe Favoloso dei Fratelli Scuotto. Qui, i visitatori possono immergersi nella storia e nell'arte di Napoli, scoprendo palazzi storici e chiese che raccontano la vita quotidiana di una comunità vibrante.

La Basilica di San Severo, famosa per la scultura de "Il Cristo Velato" di Giuseppe Sanmartino, è un altro punto di riferimento imperdibile. Questo capolavoro rappresenta l'abilità artistica e la spiritualità che caratterizzano Napoli. La Chiesa di Santa Maria ai Cristallini, conosciuta come Chiesa Blu, con i suoi affreschi che ritraggono i volti degli abitanti del quartiere, è la testimonianza di una comunità che si riscopre e si riappropria della propria storia.

Attraverso il lavoro della cooperativa La Paranza e il coinvolgimento dei residenti, il Rione Sanità sta diventando un esempio di come sia possibile trasformare una realtà di degrado in un luogo di cultura e inclusione. Non solo un viaggio attraverso la bellezza artistica, ma anche un'esperienza di vita in una comunità che lotta per il proprio futuro, rendendo il Rione Sanità un simbolo di speranza e rinascita per Napoli.

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