Dal 28 ottobre 2023, Roma accoglie "Restituzioni 2025", una mostra dedicata al patrimonio artistico italiano che presenta 117 opere restaurate. Questo evento è il risultato di un progetto realizzato da Intesa Sanpaolo in collaborazione con il Ministero della Cultura, ed è parte della XX edizione di un programma di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico nazionale, avviato nel 1989. La mostra, ospitata presso il Palazzo Esposizioni di Roma fino al 18 gennaio 2026, rappresenta un grande cantiere della bellezza italiana, mirato a riportare alla luce opere d'arte che necessitavano di interventi di conservazione.
Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo, ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa, affermando che "Restituzioni è il più grande cantiere della bellezza italiana: un viaggio che è iniziato nel 1989 e che non può arrestarsi". Le opere esposte includono artisti di fama internazionale come Giovanni Bellini, Bartolomeo Vivarini, Giulio Romano, Battistello Caracciolo, Luca Giordano, fino a nomi contemporanei come Mario Sironi e Pino Pascali.
una varietà di opere straordinarie
La mostra non si limita a opere di artisti noti; include anche una vasta gamma di oggetti che evidenziano l’eclettismo del patrimonio culturale italiano. Tra i pezzi più interessanti troviamo:
- Un arpicordo di Giovanni Antegnati, risalente alla metà del Cinquecento.
- Una draisina ottocentesca, antenata della bicicletta, proveniente da Gallarate.
- Un arco da Samurai e una barca siamese dal Castello Ducale di Agliè, a Torino.
- Una barca cucita risalente alla metà del II secolo a.C., rinvenuta nel Man di Adria, lungo il Po.
Questa varietà di oggetti esposti è un chiaro indicativo della ricchezza e delle peculiarità del patrimonio artistico italiano, capace di abbracciare epoche e stili diversi.
un percorso attraverso la storia dell'arte
Marco Delogu, presidente di Palaexpo, ha descritto la mostra come un "percorso straordinario che unisce linguaggi e secoli diversi", partendo dall’antica Roma fino ad arrivare all'arte contemporanea di Pino Pascali. Questa continuità temporale è fondamentale per comprendere l’evoluzione artistica e il contesto storico e culturale nel quale queste opere sono emerse.
La mostra è realizzata sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e si avvale della curatela scientifica di esperti come Giorgio Bonsanti, Carla Di Francesco e Carlo Bertelli, garantendo che ogni opera sia presentata con la massima accuratezza. Questo permette ai visitatori di apprezzare non solo la bellezza estetica, ma anche il valore storico e culturale di ciascun pezzo.
un invito alla riflessione
"Restituzioni 2025" non è solo un’opportunità per ammirare opere d'arte restaurate, ma anche un invito a riflettere sull'importanza della conservazione del patrimonio culturale. In un’epoca in cui il nostro rapporto con la storia e la cultura è messo alla prova da sfide globali, iniziative come questa rivestono un significato particolare. Ci ricordano quanto sia cruciale proteggere e valorizzare ciò che ci è stato tramandato, affinché le future generazioni possano beneficiare della ricchezza culturale del nostro passato.
La mostra si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione del patrimonio culturale, includendo attività educative e laboratori per le scuole. Questo approccio educativo è fondamentale per garantire che la bellezza delle opere d'arte venga non solo preservata, ma anche apprezzata e compresa dalle nuove generazioni.
Infine, "Restituzioni 2025" si propone come un vero e proprio viaggio attraverso la storia dell'arte italiana, un’occasione imperdibile per chiunque desideri approfondire la conoscenza del nostro patrimonio artistico e culturale. Le 117 opere restaurate non sono solo testimonianze di un passato glorioso, ma anche simboli di un presente che guarda al futuro con speranza e determinazione.