Nella notte del 28 ottobre 2023, un gruppo di 110 attivisti italiani impegnati in una missione di solidarietà ha vissuto un'esperienza inquietante mentre viaggiava su un treno partito da Kiev. Questo convoglio, diretto verso il confine polacco, ha attraversato la regione di Leopoli, già martoriata dal conflitto tra Ucraina e Russia, e si è trovato a fronteggiare raid aerei russi che hanno creato attimi di terrore tra i passeggeri.

il viaggio e il pericolo

Durante il tragitto, il treno ha iniziato a udire i suoni inquietanti dei bombardamenti mentre attraversava l'area di Zhytomyr. Dopo circa tre ore di viaggio, i colpi d'artiglieria e le esplosioni nelle vicinanze hanno generato panico tra gli occupanti. Nonostante il pericolo imminente, il treno ha continuato il suo cammino verso il confine polacco, dove gli attivisti speravano di trovare sicurezza.

il contesto della missione

Questa missione di solidarietà è stata organizzata dal Movimento europeo di azione non violenta (Mean), il quale ha recentemente condotto incontri a Kharkiv, una città che ha vissuto un'intensificazione dei bombardamenti. Gli attivisti hanno avviato dialoghi con la società civile locale per comprendere e affrontare le necessità reali della popolazione. Le loro attività si sono concentrate su:

  1. Promozione della pace e della non violenza.
  2. Organizzazione di incontri con rappresentanti di organizzazioni locali.
  3. Discussione di progetti per rispondere alle necessità della comunità, dalla fornitura di assistenza umanitaria alla promozione della resilienza sociale.

la risposta della comunità

La missione ha attirato l'attenzione anche di figure di spicco della Chiesa cattolica e ortodossa. Il nunzio apostolico in Ucraina, insieme a vescovi cattolici e greco-cattolici, ha partecipato a una cerimonia di preghiera al cimitero dei caduti, un momento significativo per onorare le vittime del conflitto e invocare pace per Kharkiv.

Marco Bentivogli, portavoce del Mean, ha dichiarato: "L'Ucraina difende il mondo da 13.200 giorni. Saremo al loro fianco fino a quando sarà necessario." Questa affermazione evidenzia l'impegno degli attivisti italiani nel sostenere la lotta dell'Ucraina per la sovranità e la libertà, valori che richiamano l'attenzione della comunità internazionale.

il ruolo dell'europa

Il conflitto in Ucraina, iniziato nel 2014 con l'annessione della Crimea da parte della Russia, ha visto un'escalation significativa nel febbraio 2022. Da allora, milioni di ucraini sono stati costretti a lasciare le loro case. Gli attivisti del Mean cercano di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla situazione umanitaria in Ucraina e promuovere iniziative a supporto delle comunità colpite dalla guerra.

Il lavoro delle organizzazioni non governative è cruciale, specialmente quando l'attenzione mediatica sul conflitto tende a diminuire. La presenza di attivisti internazionali in Ucraina rappresenta un segnale di solidarietà e un richiamo all'azione per chi può contribuire a fare la differenza. L'Europa, e l'Italia in particolare, ha un ruolo importante nel fornire supporto e assistenza, sia attraverso aiuti umanitari che promuovendo iniziative di pace e riconciliazione.

In questo contesto, l'episodio del treno sfiorato dai bombardamenti russi diventa emblematico della fragilità della pace e della necessità di un impegno globale per la risoluzione dei conflitti. Mentre gli attivisti italiani continuano il loro viaggio verso il confine polacco, la loro esperienza rappresenta un monito a non dimenticare la sofferenza e le sfide quotidiane che molti ucraini affrontano.

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