Dal 25 ottobre al 20 dicembre, la galleria Ceravento di Pescara ospiterà una mostra bipersonale dal titolo 'Camera', che promette di offrire un'interessante fusione tra scultura e fotografia, due forme d'arte spesso considerate distinte ma che, in questo caso, trovano un terreno comune per esplorare temi profondi quali la percezione, il tempo e la memoria. Gli artisti protagonisti di questa esposizione sono Iacopo Pasqui, un fotografo di rinomata esperienza, e Fabrizio Simone, uno scultore la cui opera è caratterizzata da una profonda sensibilità verso la materia e il suo significato.

L'inaugurazione dell'evento si svolgerà sabato alle ore 17, e sarà un'opportunità per conoscere i due artisti e comprendere meglio il loro lavoro. Loris Maccarone, fondatore della galleria Ceravento, ha sottolineato come le opere di Pasqui e Simone, pur provenendo da linguaggi artistici diversi, riescano a dialogare in modo sorprendente. "È sorprendente come, pur nascendo da mani diverse, fotografie e sculture sembrino il risultato di un unico lavoro", ha affermato Maccarone, evidenziando la simbiosi che si crea tra le due forme artistiche.

Il progetto 'Cinema Azzurro' di Iacopo Pasqui

Iacopo Pasqui presenta nella mostra le sue fotografie, che fanno parte del progetto 'Cinema Azzurro'. Questo progetto è dedicato a un breve tratto di spiaggia familiare, un luogo che Pasqui ha osservato nel corso del tempo, catturando le sue trasformazioni attraverso le stagioni, le luci e le presenze umane. Le immagini sono realizzate in un formato ridotto, il che le rende intime e personali, e ogni scatto diventa un frammento di vissuto.

Pasqui utilizza la fotografia per esplorare la memoria e il ricordo, creando una sequenza di immagini che richiama il ritmo del cinema e la lentezza della reminiscenza. Ogni fotografia non è solo una rappresentazione visiva, ma un invito a riflettere sul passaggio del tempo e sulla transitorietà degli attimi. La luce nelle sue opere gioca un ruolo cruciale, poiché riesce a trattenere non solo l’essenza del paesaggio, ma anche il respiro delle persone che lo attraversano.

Le sculture di Fabrizio Simone

Dall'altro lato, le opere di Fabrizio Simone offrono una dimensione completamente differente, ma complementare. Le sue sculture si presentano come forme organiche e stratificate, che esprimono una narrativa intrinseca attraverso la materia stessa. Realizzate con un lavoro paziente e meticoloso, queste sculture si fanno portatrici di storie invisibili, di tracce di vita che si intrecciano con il tempo e lo spazio.

Le superfici porose e i volumi morbidi delle sculture di Simone evocano il respiro, l'attesa e l'ascolto, creando un'atmosfera di intimità e contemplazione. L'artista sembra voler comunicare un senso di protezione e accoglienza, trasformando la materia in un veicolo di emozioni e sensazioni. Le sue opere non sono solo oggetti da osservare, ma invitano il pubblico a un'interazione più profonda, a un dialogo silenzioso con l'arte.

Un'esperienza bifocale

La mostra 'Camera' non si limita a presentare opere di due artisti diversi, ma propone un'esperienza bifocale in cui fotografie e sculture si intrecciano in un dialogo continuo. Maccarone ha descritto questo scambio come "una sorta di montaggio naturale", in cui immagini e scenografie non si limitano a guardarsi, ma respirano insieme, creando un'armonia che trascende le singole opere.

L'idea di un "cinema senza sedie" è particolarmente evocativa: il visitatore non è solo un osservatore passivo, ma viene invitato a entrare in una narrazione che continua a vivere anche con gli occhi chiusi. Questo approccio invita a riflettere su quanto sia importante la partecipazione attiva nell'esperienza artistica, dove ogni individuo può contribuire con la propria interpretazione e il proprio vissuto.

La galleria Ceravento è da lungo tempo un punto di riferimento per l'arte contemporanea a Pescara, e questa mostra rappresenta un ulteriore passo nella volontà di promuovere artisti emergenti e affermati, creando spazi di confronto e dialogo tra le diverse forme d'arte. La scelta di ospitare 'Camera' riflette l'impegno della galleria nel sostenere iniziative che stimolino la riflessione e l'interazione tra il pubblico e le opere.

In un momento storico in cui la ricerca artistica è più che mai diversificata e in continua evoluzione, 'Camera' si propone come un'importante occasione per esplorare le connessioni tra la fotografia e la scultura, invitando il pubblico a un'esperienza immersiva che va oltre il semplice atto di osservare. Gli artisti Iacopo Pasqui e Fabrizio Simone, con le loro opere, ci offrono la possibilità di riappropriarci della memoria e del tempo, creando un dialogo che è tanto personale quanto universale.

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