
L'arte, il teatro e la danza sono strumenti di inclusione sociale di enorme valore, specialmente per le persone più fragili. Il progetto di welfare culturale "PerFare" si propone di attuare iniziative che coinvolgono malati, anziani e minori traumatizzati. Presentato recentemente al Museo Omero di Ancona, questo progetto rappresenta una collaborazione tra cinque Paesi europei: Italia, Portogallo, Romania, Svezia e Ungheria, con il Consorzio Marche Spettacolo come capofila. Grazie a un finanziamento di 200.000 euro dai fondi di Europa Creativa, "PerFare" ha avviato otto percorsi di attività della durata complessiva di 36 mesi, coinvolgendo oltre 400 partecipanti.
Dettagli dell'incontro di presentazione
Durante l'incontro di presentazione, hanno partecipato figure di spicco come la direttrice del Consorzio Marche Spettacolo, Lucia Chiatti, e la presidente Katiuscia Cassetta. Presenti anche l’assessora alla Cultura del Comune di Ancona, Marta Paraventi, e i responsabili dei percorsi promossi dall'Italia, che hanno illustrato i dettagli delle loro iniziative.
Percorsi di attività inclusivi
- Primo percorso: Realizzato dall'associazione Piombini Sensini Ets, con sede a Macerata, e coordinato da Isabella Carloni dell'associazione Rovine Circolari. Questo progetto ha coinvolto quattro comunità di minorenni e adulti con difficoltà familiari o personali. L'asse centrale dell’attività è stato il teatro e le arti performative, con un focus sul concetto di sogno, esplorando le aspirazioni e le speranze dei partecipanti in un ambiente sicuro.
- Secondo percorso: Ideato da Patrizia Salvatori e realizzato dal Gruppo Danza Oggi per l’associazione di Jesi "Un Battito di Ali". Questo progetto ha coinvolto pazienti del reparto di Cardiochirurgia Pediatrica e Congenita presso gli Ospedali Riuniti di Ancona. Attraverso movimenti coreografici e interazioni ludiche, i pazienti hanno potuto esplorare nuove forme di comunicazione non verbale, contribuendo al loro benessere psicologico.
Il valore dell'arte per l'inclusione sociale
La direttrice Chiatti ha evidenziato come "PerFare" rappresenti un'opportunità per creare connessioni tra diverse nazioni e culture. La presidente Cassetta ha sottolineato l'importanza di questa sinergia tra il mondo dell'arte e quello della sanità, fondamentale per prevenire situazioni di disagio fisico e psichico, contribuendo a ridurre i costi sanitari.
In un contesto di crescente disuguaglianza sociale, iniziative come "PerFare" mirano a garantire a tutti la possibilità di esprimersi e partecipare attivamente alla vita culturale. Grazie al coinvolgimento di artisti professionisti e operatori culturali, il progetto offre ai partecipanti l’opportunità di intraprendere un viaggio di scoperta e crescita personale.
L'assessora Paraventi ha sottolineato come l'esperienza di "PerFare" possa accrescere la fiducia delle persone fragili. Ha anche manifestato l'intenzione di proporre questa iniziativa nella prossima edizione del Festival di Teatro in Carcere, evidenziando il valore del teatro come opportunità di riscatto e di espressione.
In un mondo che spesso ignora le difficoltà delle persone vulnerabili, "PerFare" rappresenta un faro di speranza. Attraverso il potere della creatività, i partecipanti possono affrontare le proprie sfide quotidiane e costruire legami significativi, contribuendo a creare una società più inclusiva e solidale.