L'arte italiana trova una delle sue espressioni più significative nella figura di Giuseppe Pellizza da Volpedo, il cui capolavoro "Il Quarto Stato" è diventato un simbolo di lotta e giustizia sociale. La mostra "Pellizza da Volpedo. I capolavori", che si inaugura domani presso la Galleria d'Arte Moderna (GAM) di Milano, offre un'opportunità unica per esplorare non solo questa celebre opera, ma anche l'intero percorso artistico del maestro. Attraverso oltre quaranta opere, il pubblico potrà immergersi nell'evoluzione stilistica di Pellizza, che spazia dal realismo al divisionismo e al simbolismo, rivelando così la complessità e la modernità del suo lavoro.

Un'esperienza immersiva nella vita e nell'opera di Pellizza

La mostra è il risultato di una collaborazione tra il Comune di Milano, la GAM e Mets Percorsi d'Arte, con il supporto della Fondazione Banca Popolare di Milano e dei Musei Pellizza da Volpedo. Questi ultimi hanno contribuito a creare un percorso espositivo che si estende ai luoghi significativi legati alla vita dell'artista, garantendo un'esperienza immersiva nel suo mondo. La scelta della Villa Reale come sede espositiva non è casuale: dal 2022, il celebre "Quarto Stato" è custodito qui, insieme ad altre opere di Pellizza, in un contesto che celebra la cultura milanese.

La varietà stilistica di Pellizza

Le curatrici della mostra, Aurora Scotti e Paola Zatti, hanno messo in evidenza l'importanza di mostrare al pubblico la ricchezza del lavoro di Pellizza. Hanno dichiarato: "Non si tratta solo dell'opera più conosciuta, ma di un'intera produzione che si distingue per la sperimentazione tecnica, l'uso innovativo del colore e della luce, e per l'affrontare temi che risultano straordinariamente moderni." La mostra è suddivisa in cinque sale al piano terra, dedicate alle esposizioni temporanee, dove il visitatore potrà ammirare opere che tracciano l'evoluzione artistica di Pellizza. Al primo piano, "Il Quarto Stato" sarà messo in dialogo con opere di artisti contemporanei come Gaetano Previati e Giovanni Segantini, creando un confronto stimolante tra diverse espressioni artistiche.

Riflessioni sulla modernità dell'arte

L'assessore alla Cultura di Milano, Tommaso Sacchi, ha definito questa iniziativa un'opportunità unica per esplorare la modernità e la complessità di un autore che ha saputo coniugare innovazione tecnica e profondità di pensiero. Sacchi ha sottolineato come la mostra si inserisca nel contesto dell'Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, un evento che mira a rafforzare il legame tra la memoria storica e la proiezione verso il futuro della cultura e dell'arte in Italia.

Nato nel 1868 a Volpedo, Pellizza ha dedicato la sua vita alla ricerca artistica, cercando di rappresentare le trasformazioni sociali del suo tempo. Oltre a "Il Quarto Stato", la mostra intende far conoscere opere meno celebri ma altrettanto significative, come i ritratti e le scene di vita quotidiana, che rivelano la sua capacità di esplorare la condizione umana in tutte le sue sfumature.

La mostra "Pellizza da Volpedo. I capolavori" rappresenta quindi un'importante occasione di riscoperta di un grande maestro dell'arte italiana e un'opportunità per riflettere su come l'arte possa essere un potente veicolo di cambiamento sociale e culturale. La Galleria d'Arte Moderna di Milano, con questa esposizione, si conferma come un luogo di riferimento per la valorizzazione dei grandi nomi dell'arte e per la promozione di un dialogo tra passato e presente.

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