Parigi ha dato l'ultimo saluto a Claudia Cardinale, una delle sue figure più emblematiche, in una cerimonia commemorativa che ha toccato profondamente i cuori di tutti i presenti. I funerali pubblici si sono svolti all'Eglise Saint-Roch, una storica chiesa nel centro della capitale francese, nota per essere il luogo di celebrazione di artisti e personalità della cultura, simile alla Chiesa degli Artisti di Roma. Questo evento ha rappresentato non solo un addio, ma anche un tributo alla straordinaria carriera di Claudia e al suo impatto nel mondo del cinema.

Un'atmosfera carica di emozioni

La celebrazione è stata caratterizzata da un'atmosfera intensa, con il feretro di Claudia Cardinale portato all'esterno della chiesa mentre le note del valzer di Giuseppe Verdi, che ha accompagnato la famosa scena del ballo ne "Il Gattopardo", risuonavano nel cuore dei presenti. Questo brano ha evocato ricordi di un'epoca d'oro del cinema italiano, in cui Claudia, nel ruolo di Angelica, danzava con Tancredi, interpretato da Alain Delon. Questo momento iconico è stato rievocato con grande affetto, sottolineando l'impatto duraturo di Claudia sulla cultura cinematografica.

Durante l'omelia, il padre Laurent Chauvin ha reso omaggio all'attrice, evidenziando il suo spirito umile e generoso. Ha affermato: "Claudia non ha mai tratto arroganza dal suo successo, ma ha utilizzato la sua fama per difendere i diritti umani e quelli delle donne". Questo richiamo alla sua dedizione alle cause sociali ha reso la cerimonia ancora più significativa, mentre il prelato ha ricordato il giorno della sua morte, avvenuta il 23 settembre, come un momento in cui il ballo de "Il Gattopardo" giungeva al termine.

Ricordi e omaggi

La figlia di Claudia, Claudia Squitieri, è stata la prima a prendere la parola, esprimendo il suo amore e la sua gratitudine per la madre. "Claudia ha mantenuto la sua vivacità e la sua gioia fino all'ultimo", ha affermato, mentre il pubblico, composto da autorità, artisti e cittadini comuni, si stringeva attorno a lei. Tra i presenti, si sono distinti nomi come la ministra della Cultura, Rachida Dati, e l'Ambasciatrice d'Italia in Francia, Emanuela D'Alessandro. Non sono mancati omaggi visivi, come le foto e i ritratti di Claudia, il tricolore francese dell'Ordine della Legion d'Onore e una bandiera tunisina, simbolo delle sue radici.

La carriera di Claudia Cardinale è stata costellata di capolavori, tra cui "I soliti ignoti", "8 e 1/2" e "La ragazza con la valigia". Un gesto significativo è stata la corona di fiori bianchi e rosa inviata dal presidente francese Emmanuel Macron e dalla moglie Brigitte, in segno di omaggio all'attrice.

Un'eredità duratura

La cerimonia ha visto anche una messa in omaggio a La Goulette, il quartiere di Tunisi dove Claudia è nata il 15 aprile 1938. La figlia ha ringraziato tutti coloro che nel mondo hanno avuto un pensiero per la madre, esprimendo la sua gratitudine in tre lingue: "Grazie mamma, merci, shukran". Il feretro è arrivato all'Eglise Saint-Roch accompagnato dal tema di "C'era una volta il West" di Ennio Morricone, una colonna sonora che rappresenta un'epoca in cui Claudia era al centro della scena.

La nipote, Lucilla Cristaldi, ha voluto esprimere la sua riconoscenza alla nonna per averle insegnato "ad avere sempre fiducia negli altri e ad essere sé stessa". Questo insegnamento riflette la profondità e la saggezza di una donna straordinaria. La cerimonia ha visto la partecipazione di attori come Maya Sansa e Alexandre Styker, che hanno interpretato brani del "Cantico dei Cantici", creando un'atmosfera di celebrazione e memoria. Un canto siciliano, "A Curuna", e l'Ave Maria di Schubert hanno aggiunto un tocco di spiritualità, mentre tutti i presenti hanno partecipato al rito dell'aspersione del feretro, culminando in un emozionante applauso finale sotto il cielo azzurro di Parigi.

In questo modo, Claudia Cardinale non sarà mai dimenticata, e il suo lascito continuerà a ispirare generazioni future.

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