
Nell'era digitale, l'Italia si distingue per una rete di 121,6 milioni di schermi, un dato che evidenzia l'importanza crescente della tecnologia nella vita quotidiana degli italiani. Il Primo Rapporto Auditel-Ipsos ha recentemente messo in luce un fenomeno sorprendente: la fascia di età 65-74 anni è connessa in modo simile ai millennial. Presentato a Milano da Paolo Lugiato, Direttore Generale di Auditel, e Nando Pagnoncelli, Presidente di Ipsos, questo rapporto offre un'importante analisi delle tendenze mediali in un Paese in continua evoluzione.
La ricerca di Auditel
La ricerca di base di Auditel, attiva da vent'anni nel mappare il panorama mediale italiano, ha coinvolto 500.000 indirizzi e ha condotto 20.000 interviste familiari e 14.000 interviste individuali. I dati rivelano che in Italia ci sono attualmente 43,9 milioni di televisori, di cui 23,1 milioni sono Smart TV, un incremento notevole del 131% rispetto ai cinque anni precedenti. Inoltre, si contano 77,7 milioni di "second screen", comprendenti smartphone, PC e tablet. Ogni famiglia possiede in media 4,8 schermi, e, sebbene il 93% dei nuclei familiari abbia accesso a Internet, solo il 65% dispone di banda larga fissa.
Over 65: un target in crescita
Uno dei dati più interessanti emersi dal rapporto riguarda il target degli over 65, in particolare quelli tra i 65 e i 74 anni. Questi individui sono definiti "iperconnessi, multidevice e multipiattaforma". Le famiglie composte esclusivamente da over 65 ammontano a 6,6 milioni, rappresentando il 27% del totale, con un incremento di 540.000 unità dal 2019. Questo segmento demografico ha dimostrato un elevato grado di digitalizzazione:
- 92% di queste famiglie ha accesso a Internet.
- 91% possiede uno smartphone.
- 54% dispone di una TV connessa.
In media, ogni famiglia ha 2,9 dispositivi per 1,5 componenti, evidenziando un uso collettivo della tecnologia.
Consumo di contenuti e cambiamenti demografici
Un altro dato significativo è che il 68% degli over 65 naviga quotidianamente su Internet. La fruizione di contenuti in streaming ha visto un incremento notevole negli ultimi cinque anni, con un raddoppio del 26% e un triplicamento per i contenuti on demand, che hanno raggiunto il 14%. Questi numeri suggeriscono che il pubblico over 65 non solo è attivo online, ma sta anche abbracciando nuove forme di consumo mediale.
È interessante notare come il rapporto faccia un chiaro distinguo tra i 65-74enni, più attivi e digitalizzati, e i 75enni e oltre, che risultano ancora più distanti dal mondo digitale. Gli attuali 65enni avevano già 44 anni quando Facebook è stato lanciato, 47 al debutto di YouTube e 48 quando l'iPhone è entrato nel mercato. Questi individui, già parte attiva della società durante l'avvento della tecnologia digitale, si avvicinano sempre più alla media della popolazione, superando la concezione tradizionale dell'anziano analogico.
In conclusione, il rapporto Auditel-Ipsos non solo evidenzia il cambiamento nella fruizione dei media da parte degli over 65, ma invita anche a riconsiderare gli stereotipi legati all'età. Gli over 65 non sono più visti come soggetti passivi, ma come consumatori attivi e consapevoli, capaci di interagire con il mondo digitale in modi innovativi. Questa evoluzione richiede nuove strategie di marketing e contenuti in grado di attrarre e coinvolgere questa fascia di popolazione, sempre più dinamica e connessa.