Il prossimo 26 maggio, il Teatro del Lido di Ostia ospiterà un evento imperdibile che celebra il cinquantesimo anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini, una delle figure più influenti della cultura e della letteratura italiana del Novecento. Il convegno, intitolato "Un poeta che non muore", offre un'importante opportunità per riflettere sull'eredità culturale e intellettuale di Pasolini, il cui impatto continua a essere sentito nella società contemporanea.

L'evento è stato ideato da Maura Locantore e Angelo Fàvaro, due personalità di spicco nel panorama culturale italiano, e gode del supporto del Centro Studi Pasolini di Casarsa della Delizia, fondamentale per la promozione dell'eredità pasoliniana. Il convegno è sostenuto anche dal Comitato nazionale centenario Pasolini, che ha riunito diverse istituzioni, tra cui l'assessorato alla Cultura di Roma Capitale, il Municipio X di Ostia e il ministero della Cultura.

Ostia: un luogo simbolico

La scelta di Ostia come location per il convegno non è casuale; qui, nel 1975, Pasolini fu tragicamente assassinato, un evento che ha segnato profondamente la sua biografia e l'immaginario collettivo italiano. La città costiera, un tempo simbolo di un'Italia in trasformazione, acquista un forte significato emotivo, creando un legame diretto tra la vita e la morte dell'autore. Il convegno si concluderà a Casarsa, nella città natale della madre di Pasolini e luogo della sua sepoltura, creando un ideale ponte tra i due luoghi che hanno segnato la sua esistenza.

Un programma ricco di interventi

Il programma del convegno è variegato e include:

  1. Due sessioni scientifiche con esperti e studiosi di fama, tra cui Francesco Guccini, Donzelli, Pierangeli, Tomassini, Nisini, Panetta, Chiesi e Gurreri.
  2. Riflessioni e analisi sul pensiero pasoliniano, che abbraccia poesia, cinema, narrativa e saggismo.
  3. Una tavola rotonda moderata da Rino Caputo, che promette di essere un momento di dialogo stimolante.

Tra gli ospiti attesi figurano nomi noti come Lucia Annunziata, Giulio Ferroni, Gianni Cuperlo e Ninetto Davoli, i quali contribuiranno a un dialogo intergenerazionale con gli studenti delle scuole di Ostia. Questo aspetto è cruciale, poiché Pasolini ha sempre affrontato questioni sociali e politiche, anticipando temi di grande attualità.

L'eredità di Pasolini nel presente

Un altro elemento di interesse del convegno sarà l'esplorazione della poliedricità di Pasolini, la quale si estende a una vasta gamma di arti, inclusa la cinematografia. I suoi film, come "Accattone" e "Salò o le 120 giornate di Sodoma", hanno suscitato dibattiti e controversie, affrontando temi di giustizia sociale, identità e moralità. La sua voce di dissenso e provocazione continua a ispirare artisti, scrittori e cineasti contemporanei.

Il convegno non si limiterà a celebrare il passato, ma sarà anche un momento di riflessione su come il pensiero di Pasolini possa influenzare il presente. Le sue critiche alla società dei consumi, al conformismo e alle ingiustizie sociali risuonano ancora oggi, invitando tutti a riconsiderare il proprio ruolo nella società e il valore della cultura come strumento di cambiamento. In un momento storico in cui le divisioni sociali e culturali sembrano acuirsi, il messaggio di Pasolini è più attuale che mai, rendendo questo convegno un'occasione imperdibile per studiare e celebrare il suo lascito.

Attraverso questo evento, Ostia non solo ricorda Pasolini come uomo e artista, ma si propone anche come luogo di riflessione e rinnovamento culturale, dove la memoria diventa fonte di ispirazione per le nuove generazioni. La celebrazione della vita e del pensiero di Pasolini continua, dimostrando che, sebbene l'uomo sia morto, le sue idee e la sua visione del mondo rimangono vive e vibranti, pronte a stimolare il dibattito e la creatività.

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