In un contesto in cui la trasformazione digitale rappresenta una priorità strategica per il futuro dell'Italia, Giuliano Noci, prorettore del Politecnico di Milano, ha lanciato un appello forte e chiaro durante il suo intervento a ComoLake 2025. Ha sottolineato che il Paese ha bisogno di un commissario straordinario per il digitale, evidenziando come, nonostante gli sforzi compiuti attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), ci sia ancora molto da fare per migliorare il quadro della digitalizzazione.
Il Pnrr, introdotto in risposta alla crisi economica scatenata dalla pandemia di COVID-19, ha stanziato ingenti risorse per promuovere la digitalizzazione in vari settori, compresi quelli pubblici e privati. Tuttavia, Noci ha evidenziato che i risultati finora ottenuti non sono sufficienti a garantire una vera e propria rivoluzione digitale. "Abbiamo visto dei progressi", ha dichiarato, "ma è chiaro che la strada da percorrere è ancora lunga. Serve una governance forte e centralizzata per evitare dispersione di risorse e per garantire che le politiche digitali siano implementate in modo efficace e coordinato".
L'organizzazione degli enti locali
Uno dei punti critici sollevati da Noci riguarda l'organizzazione degli enti locali. L'Italia, infatti, è caratterizzata da un numero elevato di enti locali, circa 8.000, un'eredità dell'architettura amministrativa risalente al periodo napoleonico. Questo sistema, secondo il prorettore, risulta poco funzionale e inadeguato a rispondere alle sfide del digitale. Noci ha affermato che "dobbiamo auspicare che l'assetto organizzativo degli enti locali segua i principi dell'intelligenza artificiale, come le economie di rete e l'analisi dei big data", sottolineando l'importanza di un approccio moderno e integrato.
L'importanza della digitalizzazione
Il tema della digitalizzazione è particolarmente rilevante in un'epoca in cui le tecnologie emergenti, come l'intelligenza artificiale, stanno rapidamente trasformando il modo in cui lavoriamo, comunichiamo e viviamo. L'implementazione di soluzioni digitali nei servizi pubblici non solo può migliorare l'efficienza, ma anche la qualità della vita dei cittadini. Ad esempio, l'uso di piattaforme digitali per la gestione dei servizi pubblici può:
- Semplificare le procedure burocratiche.
- Rendere più accessibili informazioni e servizi essenziali.
Noci ha anche messo in evidenza l'importanza di una strategia di lungo periodo per la digitalizzazione, che dovrebbe includere investimenti in infrastrutture tecnologiche, formazione professionale e ricerca. "Non possiamo permetterci di essere lasciati indietro rispetto ad altri Paesi europei. Dobbiamo investire in competenze digitali, affinché i cittadini e i professionisti siano pronti ad affrontare le sfide del futuro", ha affermato.
Etica e responsabilità nella digitalizzazione
In questo contesto, è fondamentale promuovere una cultura digitale che favorisca l'innovazione e incoraggi l'adozione di nuove tecnologie. Il ruolo delle università e delle istituzioni di ricerca è cruciale in questo processo. Il Politecnico di Milano, ad esempio, è attivamente coinvolto nello sviluppo di progetti di ricerca e innovazione che mirano a migliorare la digitalizzazione in vari settori, dall'industria alla pubblica amministrazione.
Inoltre, Noci ha richiamato l'attenzione sulla necessità di una maggiore attenzione alle problematiche etiche legate all'uso dell'intelligenza artificiale e dei big data. "Dobbiamo assicurarci che le tecnologie siano utilizzate in modo responsabile e che i diritti dei cittadini siano tutelati", ha avvertito. La questione della privacy e della sicurezza dei dati è diventata sempre più centrale nel dibattito pubblico, soprattutto in un'epoca in cui le informazioni personali sono frequentemente raccolte e analizzate da aziende e istituzioni.
In conclusione, l'appello di Giuliano Noci per la nomina di un commissario straordinario digitale rappresenta un'importante riflessione sulle sfide e le opportunità che l'Italia deve affrontare nel suo percorso verso la digitalizzazione. È fondamentale che il Paese possa contare su una leadership forte e su una visione strategica chiara per affrontare le complessità del mondo digitale e garantire un futuro migliore per tutti i cittadini.