
Riaffermare il valore della pace, della cultura e dell'arte come strumenti di salvezza è l'obiettivo centrale della mostra "Per la pace, sola igiene del mondo". Questo titolo provocatorio intende contestare la celebre affermazione di Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del Futurismo, il quale sosteneva che "la guerra è l'unica igiene del mondo". L'inaugurazione della mostra si terrà all'Aquila il prossimo 4 ottobre alle 18, in concomitanza con la 21ª Giornata del Contemporaneo, un evento annuale dedicato alla promozione dell'arte contemporanea in Italia.
il contesto storico di marinetti e del futurismo
Nato ad Alessandria nel 1876, Marinetti è stato un intellettuale poliedrico, poeta e drammaturgo che ha dato vita a uno dei movimenti artistici più controversi del Novecento. Il Manifesto del Futurismo, pubblicato su Le Figaro nel 1909, ha suscitato ampie discussioni per le sue idee radicali e innovative, oltre che per il suo approccio bellicoso e spesso misogino. Marinetti scriveva: "Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna". Queste parole, scritte in un'epoca di fervente nazionalismo e tensioni politiche in Europa, oggi risuonano come un monito contro le derive belliciste e le ideologie che giustificano la guerra.
il ruolo dell'arte nella denuncia della guerra
Il Museo Sperimentale d'Arte Contemporanea (Muspac), organizzatore della mostra, affronta questo tema con un forte senso di responsabilità. I responsabili del Muspac affermano: "Una dichiarazione che, anche se inserita nel contesto storico generale del movimento, appare oggi profondamente inaccettabile". In questo contesto, l'arte diventa un mezzo per denunciare e opporsi a una visione del mondo che glorifica il conflitto. La mostra si propone come un invito alla riflessione, dove gli spettatori sono chiamati a:
- Resistere all'indifferenza.
- Credere nella possibilità di un cambiamento.
- Esplorare il significato della pace attraverso l'arte.
Le parole del poeta tedesco Friedrich Hölderlin, "Là dove cresce il pericolo, cresce anche ciò che salva", fungono da guida in questo percorso di esplorazione e consapevolezza.
l'inaugurazione e le opere in mostra
Durante l'evento di inaugurazione, sarà proiettato il video dello spettacolo teatrale "Gran Serata Futurista 1909-1930", realizzato nel 1980 da Fabio Mauri presso il Teatro Comunale dell'Aquila, con la partecipazione di insegnanti e studenti dell'Accademia di Belle Arti. Questo spettacolo rappresenta un'importante testimonianza di come l'arte possa essere un campo di battaglia per idee e valori.
Inoltre, la mostra metterà in luce diverse opere della collezione permanente del museo, evidenziando come l'arte possa fungere da strumento di denuncia e da veicolo di memoria e trasformazione culturale. Attraverso le opere esposte, il Muspac intende stimolare un dibattito critico sulle ambiguità ideologiche che hanno accompagnato l'evoluzione del Futurismo, un movimento che, sebbene abbia avuto un impatto significativo sulla scena artistica del Novecento, non è esente da contraddizioni.
La mostra "Per la pace, sola igiene del mondo" si propone quindi come un momento di riflessione critica, un'occasione per interrogarsi su come l'arte possa contribuire a un discorso di pace e di riconciliazione. In un mondo segnato da conflitti e divisioni, la cultura si rivela fondamentale per costruire ponti e promuovere un dialogo costruttivo. La scelta di inaugurare questa mostra in occasione della Giornata del Contemporaneo sottolinea l'importanza di un'arte impegnata attivamente per il cambiamento.
Visitare la mostra all'Aquila non sarà solo un'esperienza estetica, ma anche un'opportunità per partecipare a un dialogo più ampio su temi cruciali per la nostra società. La riflessione sull'arte diventa quindi un atto di resistenza, una manifestazione di speranza e un richiamo a rimanere vigili di fronte alle minacce alla pace e alla dignità umana.