Questa sera, Matera si prepara a vivere un evento straordinario con l'installazione "Extinction" dell'artista Max Papeschi, che avrà luogo negli spazi ipogei di AquaMater. Questo progetto artistico promette di sfidare le convenzioni e stimolare riflessioni profonde sul nostro tempo. L'opera trasforma i Sassi di Matera, patrimonio mondiale dell'UNESCO, in un palcoscenico di dialogo tra archeologia, cultura pop e impegno civile. I visitatori saranno invitati a confrontarsi con questioni drammatiche come l'autodistruzione della specie umana, le guerre e la crisi ambientale.

l'arte di max papeschi e il suo messaggio

Max Papeschi è un artista rinomato per il suo lavoro provocatorio, che unisce elementi di cultura pop a temi di rilevanza sociale. La sua creazione "Extinction" incarna questa filosofia, stabilendo un legame profondo tra passato e futuro. La presentazione a Matera rappresenta un'importante tappa di un progetto che ha già fatto tappa in luoghi prestigiosi, tra cui:

  1. Palazzo delle Stelline di Milano
  2. Aeroporto di Malpensa
  3. Teatro degli Arcimboldi
  4. Istituto Italiano di Cultura di Parigi

la scultura monumentale e il suo significato

L'installazione si compone di 48 sculture monumentali, guerrieri in terracotta che richiamano i guerrieri di terracotta dell'imperatore cinese Qin Shi Huang. Tuttavia, Papeschi introduce un elemento inaspettato: le teste di queste figure sono quelle di gnomi da giardino, simbolo della cultura popolare. Questo contrasto tra l'antico e il contemporaneo invita a riflettere sugli scambi culturali e sulle identità nel mondo moderno, dove le tradizioni possono coesistere con l'arte pop.

Antonio Calbi, direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Parigi, e Stefania Morici, curatore del progetto, saranno presenti all'inaugurazione. Entrambi hanno sottolineato l'importanza di questo evento non solo per Matera, ma per l'intera regione della Basilicata. L'installazione si estende anche al pozzo seicentesco di Salandra e alla Torre Normanna di San Mauro Forte, creando un forte legame tra la memoria locale e le sfide globali.

un viaggio artistico verso la consapevolezza

Margherita Sarli, direttrice generale dell'Apt Basilicata, ha descritto "Extinction" come un viaggio artistico che affronta con uno sguardo visionario le grandi emergenze del nostro tempo. La sua affermazione sul valore insostituibile della cultura della pace risuona particolarmente in un periodo segnato da conflitti e crisi ambientali. La volontà di Calbi di portare questo progetto in Basilicata rappresenta un tentativo di aprire un dialogo tra il patrimonio culturale della regione e le attualità globali.

La scelta di Matera come location non è casuale. La città, con la sua storia millenaria e il suo paesaggio unico, offre uno sfondo ideale per una riflessione sull'esistenza umana e sul nostro rapporto con il pianeta. I Sassi raccontano storie di resilienza e adattamento, mentre l'inserimento di opere moderne in questo contesto storico crea un dialogo affascinante e inquietante.

In un'epoca in cui le preoccupazioni per il cambiamento climatico e le guerre sono sempre più pressanti, l'arte si propone come uno strumento di sensibilizzazione. "Extinction" invita il pubblico a riflettere su cosa significhi essere umani in un mondo in cui sembra prevalere l'autodistruzione. Le sculture di Papeschi, con la loro presenza imponente, fungono da monito, chiedendoci di confrontarci con le conseguenze delle nostre azioni.

La serata di inaugurazione si preannuncia come un evento memorabile, capace di coinvolgere non solo gli appassionati d'arte, ma chiunque desideri esplorare il potere dell'arte di raccontare storie e provocare pensiero critico. La connessione tra "Extinction" e il contesto storico e culturale di Matera rende questa installazione un'esperienza unica, destinata a lasciare un segno indelebile nel cuore e nella mente di chi parteciperà.

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