
La Giornata Internazionale dell'Alfabetizzazione, celebrata l'8 settembre, rappresenta un'importante occasione di riflessione sulle sfide e le opportunità legate all'alfabetizzazione nel contesto contemporaneo. Quest'anno, il tema è "Promuovere l'alfabetizzazione nell'era digitale", un invito a rivedere il significato stesso di alfabetizzazione. Come evidenziato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l'alfabetizzazione non può più limitarsi alla semplice capacità di leggere e scrivere, ma deve comprendere anche competenze digitali, diventate essenziali per orientarsi in un mondo in continua evoluzione.
L'alfabetizzazione è una condizione fondamentale per esercitare i propri diritti e contribuire al dibattito pubblico. In un'epoca in cui le informazioni sono a portata di click, è cruciale sapere come cercare, analizzare e interpretare i dati. Questo è il primo passo per costruire una società più equa e solidale. Mattarella ha sottolineato l'importanza di una visione olistica dell'alfabetizzazione, che consideri le competenze linguistiche e digitali come parti integranti di un'unica grande abilità.
La situazione globale dell'alfabetizzazione
Secondo l'UNESCO, quasi 754 milioni di adulti nel mondo non possiedono competenze alfabetiche di base, e due terzi di essi sono donne. Questo dato è allarmante, poiché l'istruzione continua a essere un diritto negato in troppe aree del pianeta. Anche nei paesi più sviluppati, persistono forme di esclusione dall'accesso alla lettura, alla scrittura e al calcolo, dimostrando che l'analfabetismo tradizionale è ancora un problema attuale.
In Italia, sebbene l'analfabetismo tradizionale sia stato in gran parte superato, resta ancora molto da fare. Mattarella ha messo in luce la questione dell'analfabetismo funzionale, che colpisce un terzo della popolazione adulta. Queste persone sono in grado di leggere e scrivere, ma non riescono a utilizzare le informazioni in modo efficace nella vita quotidiana, nel lavoro e nella società. La situazione è particolarmente preoccupante per le fasce di popolazione immigrata, che affrontano ulteriori ostacoli nell'accesso all'istruzione e alle informazioni.
Le sfide dell'alfabetizzazione digitale
L'emergere della digitalizzazione ha introdotto nuove sfide. Con l'aumento dell'uso di tecnologie e piattaforme digitali, il modo in cui accediamo e fruiamo dei contenuti è cambiato radicalmente. È necessario ripensare le modalità di insegnamento e apprendimento, oltre alle politiche pubbliche in materia di educazione. Ecco alcuni punti chiave da considerare:
- Integrazione dell'alfabetizzazione digitale nei programmi scolastici.
- Formazione continua per adulti e giovani.
- Accesso equo agli strumenti e alle competenze necessarie per partecipare attivamente alla società digitale.
Le nuove tecnologie possono rappresentare un'opportunità straordinaria per colmare il divario educativo, ma comportano anche il rischio di amplificare le disuguaglianze esistenti. È fondamentale garantire che tutti abbiano accesso alle risorse necessarie.
Il ruolo delle istituzioni e della comunità
Un aspetto cruciale è il ruolo delle istituzioni e della comunità nell'affrontare queste problematiche. Le politiche educative devono essere orientate a promuovere l'alfabetizzazione in tutte le sue forme, inclusa quella digitale. Ciò richiede un impegno congiunto tra governo, scuole, organizzazioni non governative e settore privato per sviluppare strategie efficaci che rispondano alle esigenze dei cittadini.
La partecipazione attiva delle famiglie e della società civile è essenziale per garantire che le persone possano esercitare i propri diritti. Le iniziative di sensibilizzazione e formazione devono coinvolgere non solo gli adulti, ma anche i giovani, affinché possano sviluppare competenze critiche sin dalla tenera età.
Mattarella ha concluso il suo intervento richiamando l'attenzione sulla necessità di un cambiamento culturale profondo. Rivedere il significato di alfabetizzazione in un'era digitale significa riconoscere che l'educazione è un processo continuo e che le competenze devono essere costantemente aggiornate. La strada da percorrere è lunga, ma è indispensabile per costruire una società più inclusiva e giusta, in cui ogni individuo possa realizzare il proprio potenziale.