L'Europa, in particolare l'Italia, sta affrontando una dipendenza strutturale dalle tecnologie digitali statunitensi, un fenomeno che si manifesta in modo significativo nel settore del cloud computing. Secondo un recente rapporto, il 70% dei ricavi cloud in Europa proviene da aziende americane. Questa dipendenza non si limita agli aspetti economici, ma ha anche importanti implicazioni strategiche e di sicurezza, evidenziando la vulnerabilità del mercato europeo di fronte ai giganti della tecnologia statunitensi.

Implicazioni della dipendenza digitale

Un esempio emblematico di questa situazione è il fatto che persino il controspionaggio britannico utilizza server di una big tech americana. Questo scenario solleva interrogativi cruciali sulla sovranità digitale dell'Europa e sulla capacità del continente di proteggere i propri dati e la propria economia in un contesto di crescente competizione globale.

Il rapporto "Indipendenza digitale", presentato da Key4biz in collaborazione con Red Open, propone un'analisi approfondita della situazione attuale e suggerisce un "patto" per guidare l'Europa verso una maggiore autonomia digitale. Andrea Rossetti, professore di Filosofia del diritto all'Università Milano-Bicocca, ha sottolineato l'importanza di comprendere la portata della dipendenza dai fornitori statunitensi, affermando: "Dobbiamo chiederci quanto siamo realmente vulnerabili a fornitori che potrebbero interrompere i loro servizi in qualsiasi momento."

Verso una maggiore indipendenza

Il rapporto mira a dar vita a un libro bianco che sarà presentato in autunno. Tra gli obiettivi principali ci sono:

  1. Diversificare i fornitori di cloud, hardware e software.
  2. Dare priorità ai produttori locali italiani o europei negli appalti pubblici.
  3. Ridurre i rischi associati alla dipendenza dalle tecnologie americane.

Tuttavia, Rossetti avverte che il cammino verso una maggiore indipendenza non sarà semplice. Fortunatamente, ci sono segnali di progresso: l'Italia ha registrato sviluppi significativi nel campo delle infrastrutture digitali, con un'accelerazione nella diffusione della fibra ottica e del 5G, oltre al potenziamento dei data center nazionali.

Esempi di innovazione italiana

Aziende come Olivetti e TIM stanno contribuendo a questa trasformazione investendo in cloud privati e potenziando i servizi cloud per il mercato europeo. Inoltre, emergono startup innovative che offrono soluzioni locali, riducendo così la dipendenza dalle tecnologie americane.

Un altro aspetto fondamentale è la sicurezza. La crescente preoccupazione per la protezione dei dati personali ha spinto molte aziende a rivalutare le loro scelte tecnologiche. L'adozione di tecnologie di crittografia avanzate e soluzioni di cybersecurity sviluppate localmente rappresenta una risposta efficace alle minacce informatiche.

In un panorama globale in rapida evoluzione, dove potenze emergenti come la Cina investono massicciamente in tecnologie digitali, è cruciale per l'Europa sviluppare una strategia di indipendenza e collaborare con altri paesi per rafforzare la propria posizione nel mercato globale.

In conclusione, l'analisi della dipendenza dell'Europa dalle tecnologie statunitensi nel settore digitale evidenzia la necessità di un cambiamento strategico. Investimenti mirati, valorizzazione delle competenze locali e promozione di un ecosistema digitale europeo possono costruire un futuro in cui l'Europa possa contare su risorse e fornitori autonomi, aumentando la propria competitività a livello globale.

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