Il 24 ottobre 2023, Lecco ha accolto l'inaugurazione dell'ottava edizione del Festival Treccani della lingua italiana, un evento di grande rilevanza che celebra la cultura, la lettura e, quest'anno, il concetto di responsabilità. La manifestazione si è svolta presso il suggestivo Palazzo delle Paure, un luogo che incarna perfettamente l'unione tra arte e cultura, rendendolo il palcoscenico ideale per questo festival di portata nazionale.

Il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, ha aperto l'evento con un discorso che ha messo in evidenza il significato profondo di "responsabilità". Secondo Gattinoni, "responsabilità è un termine politico, perché ci mette in relazione con l'altro, in privato e in pubblico". Questa edizione del festival si propone di stimolare una discussione attiva su come la responsabilità influenzi le nostre vite e le nostre scelte quotidiane.

La missione della Fondazione Treccani Cultura

Mario Romano Negri, presidente della Fondazione Treccani Cultura, ha sottolineato l'importanza della missione della fondazione nella promozione della cultura e della lettura. Negri ha ricordato che il festival è nato a Lecco nel 2016, in concomitanza con le celebrazioni per il bicentenario della nascita di Alessandro Manzoni, uno dei più grandi autori della letteratura italiana. Da allora, l'evento è cresciuto, diventando un punto di riferimento nazionale, capace di attrarre studiosi, appassionati e un pubblico sempre più vasto.

La vicesindaco e assessore alla Cultura, Simona Piazza, ha tracciato un bilancio delle edizioni precedenti, evidenziando come il festival si sia evoluto nel tempo, arricchendosi di contenuti e ospiti di prestigio. L'importanza di questo evento va oltre la mera celebrazione della lingua italiana; si propone anche di riflettere sulle sfide contemporanee che affrontiamo come società.

Le conferenze e i dibattiti

Dopo i saluti istituzionali, il filosofo Rocco Ronchi ha tenuto la prima "lectio" della manifestazione con un intervento intitolato "La responsabilità della libertà". Ronchi ha guidato i partecipanti in un viaggio attraverso la storia del pensiero filosofico, partendo da Sant'Agostino e toccando figure fondamentali come Kierkegaard e Heidegger. La sua tesi centrale sostiene che la responsabilità precede la libertà, un concetto che invita a riflettere profondamente sulla nostra condizione esistenziale. "La responsabilità non discende dalla libertà, ma dal 'non poter non' rispondere a un imperativo categorico", ha spiegato, richiamando l'idea kantiana di una legge morale che orienta le nostre azioni.

Successivamente, il festival ha visto la partecipazione del neuroscienziato Giacomo Rizzolatti, noto per la scoperta dei neuroni specchio. Rizzolatti ha condiviso con il pubblico le implicazioni della sua ricerca, spiegando come questi neuroni siano cruciali nella comprensione delle emozioni e delle azioni altrui. La sua presentazione ha offerto un'interessante prospettiva scientifica sulla responsabilità, suggerendo che la nostra capacità di empatia è intimamente legata alla responsabilità verso gli altri.

L'attenzione si è poi spostata all'Auditorium della Casa dell'Economia, dove Cristina Faloci di Rai Radio3 ha moderato un dialogo con il cantautore Daniele Silvestri. Durante l'incontro, Silvestri ha affrontato temi di grande attualità, richiamando l'attenzione su quanto sta accadendo a Gaza e sulla Global Sumud Flotilla. "Credo che poche volte nella storia è stato così chiaro come oggi dove stanno le responsabilità", ha affermato il cantautore, evidenziando la necessità di un risveglio collettivo e di una presa di coscienza riguardo alle ingiustizie nel mondo. La sua posizione è stata chiara: la musica e l'arte possono e devono essere strumenti di denuncia e di cambiamento sociale.

La tre giorni di eventi del festival include incontri, dibattiti, letture e spettacoli, tutti volti a esplorare il tema della responsabilità da diverse angolazioni. Attraverso la partecipazione di esperti, artisti e pensatori, il Festival Treccani della lingua italiana si propone non solo di celebrare la lingua e la cultura italiane, ma anche di stimolare un dialogo attivo e costruttivo su questioni fondamentali che ci riguardano tutti.

L'importanza di eventi come questo è evidente: in un mondo sempre più complesso e interconnesso, la riflessione sulla responsabilità diventa cruciale per costruire una società più giusta e consapevole. La lingua, come strumento di comunicazione e di espressione, gioca un ruolo fondamentale in questo processo, permettendo a ciascuno di noi di dare voce alle proprie idee e ai propri sentimenti. Ecco perché il Festival Treccani della lingua italiana continua a essere un appuntamento imperdibile per chiunque desideri approfondire la propria comprensione della cultura e della società in cui vive.

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