Negli ultimi anni, l'Argentina ha visto un crescente interesse per le sue risorse naturali, con particolare attenzione rivolta al petrolio e al gas provenienti dal giacimento patagonico di Vaca Muerta e al litio estratto dalle saline nel nord del paese. Tuttavia, un nuovo attore sta emergendo nel panorama delle risorse minerarie argentine: il rame. Con i giacimenti andini che si estendono lungo il confine con il Cile, il rame potrebbe diventare uno dei principali motori della ripresa economica e dello sviluppo del paese nei prossimi anni.

Potenziale del settore minerario in Argentina

La Camera delle Imprese Minerarie (Caem) ha recentemente pubblicato un rapporto che evidenzia il potenziale del settore minerario in Argentina, rivelando che ci sono già progetti di investimento in fase avanzata per un totale di 19,5 miliardi di dollari. Questa cifra è particolarmente significativa, poiché si prevede che il paese possa raggiungere i 10 miliardi di dollari di esportazioni annuali entro il 2030. La produzione di rame, secondo le stime, potrebbe toccare circa 1,1 milioni di tonnellate nel 2031, un aumento straordinario rispetto al record di 200 mila tonnellate prodotto nel 2002, che è diminuito drasticamente fino a scendere a soli 14.500 tonnellate nel 2024.

Incentivi e investimenti nel rame

Uno dei fattori chiave che sta alimentando questo boom nel settore del rame è il nuovo Regime di incentivi per i grandi investimenti (Rigi) introdotto dal governo di Javier Milei. Questa iniziativa mira a attrarre investimenti stranieri e a stimolare lo sviluppo economico, e sembra già dare i suoi frutti. Infatti, i progetti relativi al rame stanno superando quelli del litio, che erano stimati in "soli" 13 miliardi di dollari. Secondo la Caem, se questa tendenza continua, l'Argentina potrebbe collocarsi tra i dieci maggiori produttori di rame a livello mondiale.

Giacimenti promettenti e sostenibilità

I giacimenti di rame più promettenti si trovano nella provincia di San Juan, nella cordigliera andina. Questa regione ha attirato l'attenzione di importanti compagnie minerarie internazionali. Tra queste, due giganti del settore, l'australiana BHP e la canadese Lundin Mining, hanno recentemente formato una joint venture per sfruttare il mega giacimento Vicuña. Questo progetto prevede investimenti significativi, pari a 17 miliardi di dollari, e rappresenta un chiaro segnale della fiducia degli investitori nella capacità dell'Argentina di diventare un attore chiave nel mercato globale del rame.

Oltre al giacimento Vicuña, l'Argentina possiede altre risorse minerarie significative che potrebbero essere sviluppate nei prossimi anni. Ad esempio, il giacimento di Los Pelambres, situato proprio al confine con il Cile, è uno dei più grandi giacimenti di rame al mondo. Anche se attualmente si trova in territorio cileno, l'Argentina ha la possibilità di beneficiare della sua prossimità, attirando investimenti e sviluppando una rete di infrastrutture che possano supportare l'estrazione e il trasporto del rame.

Un altro aspetto fondamentale da considerare è l'impatto ambientale delle attività minerarie. L'estrazione del rame può comportare sfide significative, come la gestione dell'acqua e la protezione della biodiversità. Pertanto, è cruciale che l'Argentina sviluppi pratiche minerarie sostenibili che bilancino la crescita economica con la necessità di preservare l'ambiente.

In sintesi, l'Argentina sta scommettendo sul rame come nuova frontiera per lo sviluppo economico, affiancando il petrolio e il litio in questa corsa verso un futuro più prospero. Con investimenti significativi e un potenziale di produzione in crescita, il paese è sulla buona strada per diventare un attore chiave nel panorama minerario globale.

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