La demolizione dell'Hotel du Lac di Tunisi segna un momento cruciale nel panorama architettonico della capitale tunisina. Questo edificio, progettato dall'architetto italiano Raffaele Contigiani, ha rappresentato un simbolo di modernità sin dagli anni '70, attirando l'attenzione di turisti e studiosi per decenni. Tuttavia, la sua storia sta per concludersi in modo controverso, come annunciato dal presidente del consiglio locale di Bab Bhar, Moez Ben Othman, durante un'intervista alla Radio nazionale.

decisione di demolizione

La decisione di abbattere l'Hotel du Lac è stata presa a seguito di una sentenza del tribunale di Tunisi, che ha definito la struttura un "pericolo imminente". Le autorità hanno descritto l'edificio come "pericoloso" e in "condizioni catastrofiche", portando così alla sua demolizione. Questo sviluppo è particolarmente significativo, considerando che l'Hotel du Lac era stato abbandonato per oltre vent'anni, ridotto a un rudere senza alcuna manutenzione.

l'architettura brutalista

Costruito tra il 1970 e il 1973, l'Hotel du Lac è un esempio emblematico di architettura brutalista, caratterizzato da linee forti e una struttura massiccia. L'edificio si erge su dieci piani, con una forma a piramide rovesciata e sostenuto da 190 pali di cemento armato infissi fino a circa 60 metri di profondità. Con 416 camere, era un punto di riferimento per il turismo nella capitale, offrendo una vista panoramica sul Lago di Tunisi. La sua architettura è stata spesso paragonata al "sandcrawler" di Star Wars, suscitando dibattiti tra esperti e appassionati.

il futuro del sito

Nonostante il suo abbandono, l'Hotel du Lac ha continuato a suscitare interesse. Nel corso degli anni, molte associazioni della società civile hanno lanciato appelli per la sua conservazione, proponendo idee per preservare la sua sagoma distintiva. Tuttavia, la recente decisione delle autorità ha chiuso una polemica che durava da anni. Solo nel 2024, la Commissione nazionale del patrimonio e il ministero tunisino degli Affari culturali si erano espressi a favore della conservazione dell'Hotel du Lac, ma il deterioramento continuo ha reso impossibile il mantenimento della sicurezza necessaria.

Con la demolizione, gli investitori privati prenderanno possesso del sito, e un piano di ricostruzione è già stato approvato dalle autorità competenti. Ben Othman ha confermato che il nuovo complesso alberghiero rifletterà, in chiave moderna, l'estetica originale dell'edificio. Questo approccio rappresenta un tentativo di bilanciare il rispetto per il passato con le esigenze di sviluppo urbano e turistico della Tunisia contemporanea.

Il nuovo progetto alberghiero, oltre a restituire vitalità alla zona, prevede di generare circa 435 posti di lavoro, contribuendo al rilancio economico della capitale. Si stima che il completamento dei lavori di demolizione e l'inizio della costruzione avverranno nel secondo trimestre del prossimo anno, portando a una trasformazione radicale della zona.

Tuttavia, la questione della demolizione dell'Hotel du Lac solleva interrogativi più ampi sul valore del patrimonio architettonico moderno in Tunisia e sulla necessità di preservare le testimonianze di un'epoca che ha segnato profondamente la storia del paese. Il dibattito sulla conservazione e la demolizione di edifici emblematici come l'Hotel du Lac riflette le sfide che molte città affrontano nel bilanciare sviluppo e conservazione.

In questo contesto, è fondamentale considerare come la Tunisia possa affrontare il suo passato architettonico in modo critico e costruttivo. La demolizione di un edificio così iconico non deve essere vista solo come una perdita, ma anche come un'opportunità per riflettere sulle scelte future in materia di architettura e urbanistica. La speranza è che il nuovo complesso alberghiero non solo soddisfi le necessità economiche, ma anche rispetti e celebri l'eredità culturale di un'epoca che, sebbene distante, continua a influenzare il presente e il futuro della Tunisia.

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