Il 2 ottobre 2023 rappresenta una data cruciale per la cultura siciliana e per gli appassionati d'arte. Il "San Sebastiano", un'opera dell'artista italiano Antonio de Saliba, entra ufficialmente nella collezione permanente del Museo Accascina di Messina. Questo evento speciale, previsto per le 17, con ingresso libero, offre a tutti l'opportunità di ammirare un prezioso dipinto che arricchisce ulteriormente il patrimonio artistico della regione.
L'acquisizione dell'opera è avvenuta per una cifra di 100 mila euro, grazie all'esercizio del diritto di prelazione da parte dell'Assessorato dei Beni Culturali della Regione Siciliana nei confronti della Galleria Salamon, che deteneva la proprietà dell'opera appartenente alla famiglia Bencivenni. Questo acquisto rappresenta non solo una vittoria per il museo, ma anche un segno tangibile dell'impegno della Regione nel preservare e valorizzare il patrimonio artistico siciliano.
L'importanza dell'acquisizione
L’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, ha espresso il suo orgoglio per questa acquisizione, evidenziando come il "San Sebastiano" susciterà sicuramente grande interesse tra i visitatori. La galleria regionale di Messina assume così un ruolo sempre più centrale nel panorama culturale siciliano, diventando un punto di riferimento per studiosi, artisti e appassionati d’arte.
La piccola tavola, che misura 44x36 cm, sarà collocata in un'area espositiva dedicata ad Antonello da Messina e alla sua bottega. Questo accostamento è significativo, poiché l'iconografia del dipinto si collega direttamente a un capolavoro di Antonello da Messina conservato a Venezia. Il "San Sebastiano" è giunto al Museo Accascina nella sua dimensione originale, senza subire alcun intervento di ridimensionamento, e si ritiene fosse destinato a una committenza privata, accrescendo ulteriormente il suo valore storico e artistico.
Celebrazione dell'arte e della cultura
La direttrice del Museo Accascina, Marisa Mercurio, ha seguito con grande attenzione il processo burocratico per l'acquisizione dell'opera. La sua soddisfazione è evidente, e ringrazia tutti coloro che hanno collaborato per portare a termine questa operazione, dagli storici dell'arte ai tecnici dell'ufficio. Mercurio ha sottolineato che il "San Sebastiano" rappresenta un importante tassello della cultura pittorica legata alla scuola di Antonello, arricchendo notevolmente la collezione messinese.
La presentazione dell'opera sarà un momento di celebrazione dell'arte e della cultura, con la partecipazione di figure di spicco del settore. Oltre all'assessore Scarpinato e alla direttrice Mercurio, saranno presenti il soprintendente dei Beni culturali di Messina, Orazio Micali, e il professor Mauro Natale, emerito dell'Università di Ginevra e studioso della pittura rinascimentale. La presenza di esperti di tale calibro contribuirà a creare un dibattito stimolante e arricchente attorno all'opera e al suo significato nel contesto dell'arte rinascimentale.
Un'opportunità per il futuro
Il "San Sebastiano" di Saliba non solo amplia la collezione del Museo Accascina, ma rappresenta anche un'opportunità per approfondire la conoscenza dell'arte siciliana e del suo legame con i grandi maestri del passato. Il dipinto si unisce a un ricco patrimonio artistico che racconta la storia e l'identità della Sicilia, un’isola che ha visto passare nei secoli influenze culturali e artistiche da tutto il Mediterraneo.
Inoltre, l'importanza dell'acquisizione si estende oltre il valore economico o storico. Essa rappresenta un atto di responsabilità nei confronti delle future generazioni, garantendo loro l'accesso a opere d'arte che parlano della nostra storia e cultura. La Regione Siciliana, attraverso l'Assessorato ai Beni Culturali, dimostra di voler investire nella preservazione della memoria storica, creando spazi di incontro e riflessione attorno all'arte.
Il "San Sebastiano" di Antonio de Saliba è quindi molto più di un'opera d'arte da ammirare; è un simbolo della vitalità culturale della Sicilia, capace di attrarre visitatori e studiosi da ogni parte del mondo. Con l'inaugurazione del 2 ottobre, Messina si prepara a riaccogliere il suo passato artistico, rendendolo accessibile a tutti e contribuendo così a costruire un futuro ricco di cultura e bellezza.