
In occasione del 130° anniversario del Lavazza Group, un'opera cinematografica d'autore offre uno sguardo affascinante sulla Nuvola, la sede centrale dell'iconica azienda torinese, progettata dall'architetto Cino Zucchi. Questo straordinario spazio architettonico non è solo un simbolo della storia del caffè in Italia, ma ha anche avviato un significativo processo di rigenerazione urbana nel quartiere Aurora di Torino. La Nuvola non è solo un edificio; è diventata un fulcro di attività culturale e sociale, rappresentando un punto di riferimento per residenti, visitatori e professionisti.
Un viaggio attraverso il film
Il film, realizzato dalla Muse Factory of Projects, è frutto di un anno di riprese e si articola in otto capitoli, per una durata complessiva di 52 minuti. La progettazione e la realizzazione di questo progetto sono state guidate da Virginio Briatore e Francesca Molteni, con la regia di Luca Caon. Questo film non è solo un tributo all'architettura della Nuvola, ma un tentativo di raccontare la sua essenza attraverso il linguaggio del cinema, rendendo la materia architettonica accessibile e coinvolgente per un pubblico vasto. Francesca Molteni sottolinea: "Il nostro obiettivo è raccontare l'architettura attraverso il linguaggio del cinema, rendendola accessibile e coinvolgente per un pubblico ampio".
La Nuvola come centro di innovazione
La Nuvola, inaugurata nel 2016, è molto più di un semplice edificio per uffici. Si estende su una superficie di oltre 20.000 metri quadrati e ospita:
- Uffici di Lavazza
- Aree pubbliche
- Spazi espositivi
- Un bistrot
- Un ristorante stellato
Questi elementi sono interconnessi attraverso un design che favorisce l'interazione e la collaborazione, creando un ambiente che stimola la creatività e l'innovazione.
Impatto sociale e culturale
Il film offre un viaggio inedito alla scoperta della Nuvola, guidato dalla voce del progettista Cino Zucchi. Si alternano nel racconto le voci degli abitanti del quartiere Aurora, dei negozianti, dei collaboratori di Lavazza, ma anche di visitatori occasionali, chef, archeologi, studenti e artisti. Ogni testimonianza contribuisce a costruire un mosaico corale che riflette la vita pulsante che circonda la Nuvola.
Il quartiere Aurora ha vissuto un'evoluzione notevole negli ultimi anni. Un tempo considerato un’area marginale, ha intrapreso un percorso di rinascita grazie a progetti di riqualificazione urbana e all’apertura di nuove attività. La Nuvola ha giocato un ruolo cruciale in questo processo, attirando visitatori e creando opportunità di lavoro. La sua architettura distintiva, con le sue forme ondulate e il suo design innovativo, ha reso il palazzo un simbolo di modernità e progresso, contribuendo a cambiare la percezione dell'intero quartiere.
La proiezione del film è programmata per domenica 19 ottobre, nell'ambito di Utopian Hours, un festival dedicato alla rigenerazione urbana che si tiene a Torino. Questo evento si propone di riflettere sulle sfide e le opportunità della trasformazione urbana, e il film sulla Nuvola si inserisce perfettamente in questa tematica, offrendo un esempio concreto di come l'architettura possa influenzare positivamente la vita delle persone.
In sintesi, il progetto di Lavazza non è solo un esempio di architettura contemporanea, ma rappresenta anche un impegno verso la sostenibilità e l’innovazione. La Nuvola è stata progettata per essere un edificio eco-compatibile, con soluzioni che riducono il consumo energetico e promuovono l'uso di risorse rinnovabili. Questo aspetto rende la Nuvola non solo un luogo di lavoro, ma anche un modello di riferimento per altre aziende e istituzioni che desiderano investire nella sostenibilità.
La Nuvola Lavazza, dunque, non è solo un luogo fisico, ma un simbolo di un nuovo modo di concepire l'architettura e il suo rapporto con la comunità. Attraverso il film, si spera di ispirare un dialogo più ampio sull'importanza di progetti architettonici che non siano soltanto funzionali, ma che contribuiscano anche a creare spazi di vita e interazione. Un’opera che, senza dubbio, segna un capitolo importante nella storia di Torino e nel panorama dell'architettura contemporanea.