Il Rossini Opera Festival (Rof) ha chiuso la sua 46ª edizione con un evento di grande significato: la Messa per Rossini, diretta dal maestro Donato Renzetti. Questo capolavoro, commissionato da Giuseppe Verdi per commemorare il grande compositore pesarese a un anno dalla sua morte nel 1868, è stato dedicato a Gianfranco Mariotti, l’ideatore e storico sovrintendente del festival, scomparso lo scorso anno. La sua mancanza è stata profondamente avvertita dalla comunità culturale di Pesaro, poiché Mariotti ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo del Rof.

La Messa per Rossini ha riscosso un grande successo di pubblico, contribuendo a chiudere un'edizione del festival che ha visto un totale di 42 eventi, con 15.559 presenze e un incasso di 841.000 euro. Questi numeri sono stati presentati in una conferenza stampa che ha evidenziato l'aumento della percentuale di spettatori italiani, arrivata al 63% del totale, segno di un crescente interesse per l'opera e per la musica di Rossini.

Un festival con un richiamo internazionale

Il Rof ha attratto visitatori provenienti da 54 nazioni diverse, tra cui Francia, Germania, Stati Uniti e Giappone. La varietà di provenienza dei turisti dimostra l'appeal internazionale del festival, con un'affluenza significativa anche da paesi come Cina, Russia e Canada. Questo sottolinea quanto l'opera di Rossini continui a risuonare nel cuore di appassionati in tutto il mondo, rendendo Pesaro un punto di riferimento per gli amanti della musica classica.

Inoltre, la copertura mediatica dell'evento è stata impressionante, con 176 giornalisti accreditati provenienti da Italia e 22 nazioni estere. Testate prestigiose come il Financial Times e Die Welt hanno seguito il festival, mentre l'emittente Tv Russia-Cultura ha dedicato un'intera puntata al Rof, evidenziando la risonanza globale dell'evento.

Un futuro promettente per il Rof

Il Rof, nato nel 1980, si è affermato come uno degli eventi culturali più attesi in Italia. Ogni anno offre un'opportunità unica per riscoprire il repertorio rossiniano, coinvolgendo artisti di fama internazionale. La prossima edizione, in programma dall'11 al 23 agosto 2026, promette di essere imperdibile. Tra le produzioni in programma ci sarà una nuova versione di "Le Siège de Corinthe", diretta da Carlo Rizzi e messa in scena da Davide Livermore.

Le successive rappresentazioni includeranno opere storiche come:

  1. "L'occasione fa il ladro", ripreso nella regia di Jean-Pierre Ponnelle.
  2. "La scala di seta", già di successo in altre prestigiose location.
  3. "Il viaggio a Reims", interpretato dai giovani talenti dell'Accademia Rossiniana.

A chiudere il festival ci sarà lo "Stabat Mater", diretto da Domingo Hindoyan, un'opera destinata a emozionare il pubblico con la sua profondità e bellezza musicale.

Il Rof non è solo un festival di opera, ma un vero e proprio omaggio alla vita e all'opera di Gioachino Rossini, un compositore che ha saputo innovare e sorprendere. La Messa per Rossini è stata un'occasione per celebrare il grande maestro e riflettere sull'importanza della musica come linguaggio universale, capace di unire culture e generazioni diverse.

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