
Il 19 ottobre, alle 16:00, il Teatro Ariosto di Reggio Emilia ospiterà un evento imperdibile nell’ambito del Festival Aperto: un dittico di danza che affronta due tematiche cruciali della contemporaneità, il disagio adolescenziale e il senso di inadeguatezza. La MM Contemporary Dance Company, nota per la sua capacità di esplorare questioni sociali attraverso la danza, presenterà due opere: "Los(v)ers" di Roberto Tedesco e "Weirdo" di Enrico Morelli.
Los(v)ers: Un'interpretazione moderna del disagio
In "Los(v)ers", in prima assoluta, Tedesco si immerge nel mondo degli Hikikomori, adolescenti che scelgono di isolarsi dalla vita sociale, spesso per lunghi periodi. Il termine giapponese “Hikikomori” descrive una condizione che ha assunto proporzioni allarmanti negli ultimi anni, non solo in Giappone ma anche in molte altre culture, Italia inclusa. I giovani Hikikomori tendono a rifugiarsi nelle loro stanze, trovando conforto in un universo virtuale dove possono interagire senza le pressioni del mondo reale.
Tedesco reinterpreta la celebre storia di “Romeo e Giulietta” di Shakespeare, trasportando i due amanti in un contesto moderno. Immagina Giulietta e Romeo come due giovani Hikikomori che, rinchiusi nelle loro stanze, si innamorano attraverso le interazioni online. Il coreografo riflette su quanto le paure e le insicurezze dei giovani possano ostacolare i loro legami affettivi. "Se fossero le loro stesse paure a dividerli?" si chiede il coreografo, dando vita a una narrazione che risuona con le esperienze di molti adolescenti oggi.
Weirdo: L'inadeguatezza nella società moderna
Dall'altro lato del dittico, "Weirdo" di Enrico Morelli esplora il tema dell’inadeguatezza, un sentimento che molti di noi sperimentano nella società moderna. In questo lavoro, Morelli si confronta con la voce interiore che spesso ci blocca, impedendoci di affrontare le sfide della vita. Questo stato di alienazione, che può essere tanto opprimente quanto solitario, è un tema che trova risonanza in molti. "Quando avete la sensazione di essere inadeguati e fuori posto, come vi sentite?" Questa domanda, posta dal coreografo, invita il pubblico a riflettere sulle proprie esperienze e sull’impatto che l’inadeguatezza può avere nelle relazioni.
La danza di Morelli non riflette solo il suo vissuto personale, ma si nutre anche delle esperienze degli interpreti. In questo modo, "Weirdo" si trasforma in una sorta di dialogo aperto con il pubblico, un invito a condividere e riconoscere le proprie vulnerabilità. La performance diventa così un veicolo per esplorare le emozioni più profonde, in un ambiente in cui l'inadeguatezza e la fragilità possono essere accolte e comprese.
Un viaggio di riflessione e connessione
Entrambi i lavori presentati dalla MM Contemporary Dance Company non solo affrontano temi di rilevanza sociale, ma lo fanno attraverso una forma d’arte che è in grado di toccare le corde più intime dell’animo umano. La danza, in questo contesto, si rivela un mezzo potente per esprimere il disagio e l’inadeguatezza, trasformando emozioni complesse in movimento e in bellezza scenica.
Il Festival Aperto, di cui la MM Contemporary Dance Company è parte integrante, si propone di stimolare il dialogo tra le arti e il pubblico, offrendo uno spazio in cui le problematiche contemporanee possano essere esplorate e discusse. Con "Los(v)ers" e "Weirdo", il festival non solo intrattiene, ma invita alla riflessione, ponendo sotto i riflettori questioni che spesso vengono trascurate nel dibattito pubblico.
Questi lavori, con la loro profondità emotiva e la loro attualità, rappresentano un’opportunità unica per il pubblico di confrontarsi con il disagio e l’inadeguatezza, non solo come spettatori, ma come partecipanti attivi a una conversazione che riguarda tutti noi. La danza, in questo contesto, diventa un linguaggio universale capace di unire le esperienze individuali in un racconto collettivo che parla di vulnerabilità, amore e la ricerca di connessioni autentiche in un mondo sempre più complesso.