Immergersi nel romanzo "La fuliara" di Anna Chisari significa entrare in un mondo dove magia, tradizione e dolore si intrecciano in una Sicilia rurale del XIX secolo. La scrittrice riesce a trasmettere, attraverso una prosa evocativa, temi complessi come il trauma intergenerazionale e l'impatto delle maledizioni familiari. Le sue parole rivelano come la storia di ciascuno di noi sia segnata da cicatrici invisibili, ereditate dai nostri antenati, ponendo interrogativi profondi sulla possibilità di spezzare il ciclo della sofferenza.

La storia di Veneranda Balsamo

La narrazione si concentra su Veneranda Balsamo, una giovane ragazza simbolo di resistenza e trasformazione. Ambientata a Belpasso, il paese natale dell’autrice, la storia si sviluppa in un contesto ricco di tradizioni e credenze magico-religiose. Qui, il patriarcato costringe le donne a subire violenze e umiliazioni, privandole della possibilità di riscatto. Veneranda, pur provenendo da un contesto di estrema povertà, trova nella sua formazione da 'fuliara' le chiavi per affrontare il dolore.

  1. Donna Lucia, la fuliara che diventa mentore di Veneranda, le insegna:
  2. I segreti delle erbe e della natura
  3. L'importanza dei piccoli gesti quotidiani
  4. La pazienza e la saggezza che si celano nei cicli naturali

Chisari scrive: "Da Fuliara imparò l'importanza del più piccolo fiore", evocando un senso di meraviglia per la bellezza e la fragilità della vita.

La trasformazione di Veneranda

La vita di Veneranda non è esente da prove difficili. La sua evoluzione da guaritrice a strega, in preda a una vendetta devastante, rappresenta un momento cruciale del romanzo. La perdita della sua unica figlia, portata via da un amore infelice, la spinge a stringere un patto oscuro con 'colui di cui non si parla', dando inizio a una maledizione che si riverserà su tutta la sua stirpe. Questo passaggio drammatico riflette la fragilità umana e la lotta tra bene e male, temi ricorrenti nella letteratura che Chisari riesce a trattare con delicatezza.

Un mosaico di storie

"La fuliara" si sviluppa attraverso una serie di storie intrecciate, che mettono in luce le esperienze di altri personaggi, ognuno con i propri traumi e dolori. Tra i temi affrontati ci sono: - Bambini abbandonati - Violenze indicibili - Carestie e battaglie

Ogni vicenda contribuisce a costruire un affresco complesso della Sicilia dell'epoca. Chisari non si limita a raccontare la vita di Veneranda, ma crea un mosaico di esistenze che si intersecano, ognuna delle quali porta il peso di una storia che merita di essere raccontata.

Un aspetto affascinante del romanzo è l'uso della lingua, che mescola l'italiano con il dialetto catanese. Questa scelta arricchisce il testo di musicalità e conferisce autenticità ai dialoghi, rendendo il lettore parte integrante di quel mondo lontano ma così vicino nelle sue emozioni.

Con "La fuliara", Anna Chisari si afferma come una voce potente nella letteratura contemporanea, capace di affrontare temi complessi con grazia e sensibilità. La sua opera non solo narra una storia di magia e sofferenza, ma invita anche a una riflessione profonda sulle catene invisibili che ci legano al nostro passato, rendendo questo romanzo un'opera imperdibile per chi desidera esplorare le proprie radici e confrontarsi con le ombre che ci accompagnano.

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