
La Biblioteca Passerini-Landi di Piacenza, uno dei tesori culturali più significativi della città, sta per affrontare un'importante operazione di restauro e manutenzione. Grazie all'intervento di una ditta specializzata di Padova, si procederà alla depolveratura di 40mila volumi antichi che adornano gli scaffali del Salone monumentale, un ambiente storico risalente al '700. Questo intervento, avviato lunedì e previsto per concludersi entro metà settembre, è fondamentale per garantire la conservazione di un patrimonio librario di inestimabile valore.
L'importanza della depolveratura
L'assessore alla Cultura e al Turismo, Christian Fiazza, ha sottolineato l'importanza di questo intervento, definendolo "un intervento delicato e prezioso per salvaguardare uno dei luoghi simbolo della storia e della cultura piacentina". La biblioteca non è solo un luogo di conservazione, ma anche un centro di ricerca e divulgazione, custode della memoria storica della città attraverso i suoi innumerevoli volumi.
I tesori librari presenti nella Biblioteca Passerini-Landi includono:
- Fondi storici legati ai Gesuiti
- La biblioteca del conte Pier Francesco Passerini
- I lasciti dei conventi soppressi durante l'epoca napoleonica
Questi testi raccontano secoli di storia, studio e devozione culturale, rendendo la biblioteca un punto di riferimento per studiosi, studenti e appassionati di storia locale.
Monitoraggio e conservazione del patrimonio
Parallelamente all'operazione di depolveratura, è in corso un piano scientifico di monitoraggio del Fondo Antico, volto a garantire la sicurezza e la conservazione dei volumi. Nel 2024, il Comune di Piacenza e la Regione Emilia-Romagna hanno affidato al Centro di ricerca BioDna dell'Università Cattolica del Sacro Cuore un'indagine entomologica per valutare la presenza di insetti infestanti e redigere un piano di conservazione preventiva. Attualmente, non sono state riscontrate infestazioni attive, ma il monitoraggio continuerà costantemente attraverso controlli visivi e l'uso di trappole.
Valore del progetto e coinvolgimento della comunità
Il progetto complessivo per la salvaguardia della biblioteca ha un valore di circa 80mila euro, con un contributo della Regione Emilia-Romagna di circa 35mila euro per coprire le attività di studio e monitoraggio. Questa sinergia tra enti pubblici e specialisti del settore rappresenta un esempio virtuoso di come sia possibile preservare il patrimonio culturale attraverso interventi mirati e scientificamente fondati.
La Biblioteca Passerini-Landi, intitolata nel 1998 a Emilio Nasalli Rocca, non è solo un luogo di stoccaggio di libri, ma un punto di riferimento per la comunità. Essa offre spazi per la ricerca, la divulgazione e l'incontro di idee e culture, continuando a essere un luogo di crescita culturale e di dialogo.
Negli anni, la biblioteca ha attuato diverse iniziative per coinvolgere il pubblico, come conferenze, mostre ed eventi culturali, progettati per attrarre un pubblico variegato e stimolare l'interesse verso la storia locale e la letteratura. La valorizzazione del patrimonio librario implica non solo la conservazione, ma anche un'azione di sensibilizzazione e educazione nei confronti della storia e della cultura locale.
La depolveratura dei 40mila volumi rappresenta un passo importante per la conservazione fisica dei testi e per il futuro della biblioteca come centro vitale di cultura. Questo intervento testimonia l'impegno della città di Piacenza nella tutela del proprio patrimonio culturale, un patrimonio che racconta storie di un passato ricco e variegato e che continuerà a ispirare le generazioni future.
In un'epoca in cui la digitalizzazione sta cambiando il modo in cui accediamo e fruiamo della cultura, è fondamentale non dimenticare l'importanza dei luoghi fisici, come le biblioteche, che offrono un'esperienza unica e insostituibile. La Biblioteca Passerini-Landi, con la sua storicità e il suo patrimonio, continuerà a svolgere un ruolo cruciale nella vita culturale di Piacenza e dei suoi cittadini.