
Il regista franco-tunisino Abdellatif Kechiche ha fatto il suo ritorno al centro dell'attenzione con la presentazione di "Mektoub, My Love: Canto Due" al Locarno Film Festival, un evento di grande rilevanza nel panorama cinematografico internazionale. Questo film segna il capitolo conclusivo di una trilogia iniziata nel 2017 al Festival di Venezia con "Canto Uno", seguito nel 2019 da "Intermezzo", presentato a Cannes. La proiezione a Locarno segna anche il ritorno di Kechiche dopo un periodo di controversie e polemiche che hanno caratterizzato il suo percorso artistico.
la carriera di kechiche tra successi e polemiche
La carriera di Kechiche, che ha vinto la Palma d'Oro al Festival di Cannes nel 2013 con "La vita di Adèle", è stata contrassegnata da una serie di successi critici, ma anche da difficoltà personali. Negli ultimi anni, il regista è stato al centro di accuse riguardanti le condizioni di lavoro sui set dei suoi film, con attori e tecnici che hanno denunciato ambienti tossici e sessismo. Nel 2018, un'accusa di violenza sessuale nei suoi confronti, archiviata per insufficienza di prove, ha ulteriormente complicato la sua reputazione.
la trama di "canto due"
La lavorazione di "Canto Due" ha subito ritardi significativi a causa di queste problematiche e dell'insolvenza della casa di produzione di Kechiche. Tuttavia, il film è finalmente pronto e viene presentato al pubblico ticinese, sebbene il regista non sia presente. Questo assenteismo sottolinea il clima di tensione che circonda il suo lavoro, rendendo la visione del film ancora più intrigante.
La trama segue le vicende di Amin (Shain Boumedine), un giovane di venticinque anni cresciuto nel sud della Francia, la cui vita si intreccia con quella di Ophélie (Ophélie Bau) e Tony (Salim Kechiouche). Ecco alcuni punti chiave della storia:
- Ophélie è rimasta incinta di Tony, ma ha scelto di interrompere la gravidanza, complicando la sua vita poiché è anche promessa sposa di Clément.
- Tony, un donnaiolo, è riluttante ad assumersi le responsabilità di una paternità.
- Amin decide di tornare a Sète dopo aver abbandonato gli studi a Parigi per perseguire il sogno di diventare cineasta.
- Incontra Jack (Andre Jacobs), un produttore americano, e sua moglie Jess (Jessica Pennington), che visitano il ristorante di famiglia di Amin.
La reazione di Jack alla sceneggiatura di Amin è positiva, ma il percorso verso il successo è pieno di ostacoli.
l'arte di kechiche e le aspettative future
L’attenzione di Kechiche per i dettagli e la profondità emotiva dei suoi personaggi è palpabile in questo film. La sua abilità di catturare le sfumature delle relazioni umane è uno dei tratti distintivi della sua regia. "Mektoub, My Love" esplora temi come l'amore, il desiderio e le scelte che definiscono il nostro destino, ambientato in un contesto estivo ricco di sole e gioventù.
Il ritorno di Kechiche al cinema, nonostante le polemiche, è atteso con curiosità da parte della critica e del pubblico. Le reazioni a "Canto Due" sono già oggetto di dibattito, con alcuni critici pronti a difendere la sua visione artistica, mentre altri rimangono scettici riguardo alla sua etica professionale.
La proiezione al Locarno Film Festival rappresenta quindi non solo un momento di rivalsa per il regista, ma anche una prova della sua resilienza in un settore che spesso è spietato con chi si trova coinvolto in controversie. Il pubblico si prepara a immergersi nuovamente nel mondo di Amin, Ophélie e Tony, sperando che "Canto Due" possa offrire una chiusura soddisfacente e significativa a questa trilogia. La capacità di Kechiche di esplorare le complessità delle relazioni umane rimarrà al centro dell'attenzione, mentre il film si prepara a trovare il suo posto nel panorama cinematografico contemporaneo.